E le mie che fine faranno?
Ho appena scritto il post precedente, e inevitabilmente mi fermo a pensare.
Penso con distacco a chi dovrà prendere in mano alla mia morte tutte le mie papere. Centinaia di papere.
Metteranno anche loro un annuncio? le regaleranno per la disperazione di non sapere dove metterle?
Le porteranno in discarica?
Terranno qualcosa? Cosa?
E' più facile così mettere un annuncio.
Ma le cose hanno un valore solo per l'amore che qualcuno può portare loro. E che loro possono trasmettere, come un tramite.
Ovviamente non parlo di intriseco valore venale, quello mi interessa poco, parlo del valore generato dalla gioia, dal sorriso che sono in grado di strappare.
Ognuna di queste papere mi ricorda la persona che me l'ha regalata (quella qui sotto mia mamma)
o l'occasione in cui l'ho presa (quella sopra in Belgio, tornando per tre volte davanti al negozio che l'aveva in vetrina e che era sempre chiuso), o il paese di provenienza (quella ancora sopra viene dal Canada)
Alcune di loro mi fanno commuovere per il grande amore con cui mi erano state regalate (quella nel guscio di noce all'inizio del post e quella qui sotto di rodocrosite) e perché chi me le ha regalate non c'è più.
So che la maggior parte dei lettori di questo blog non arriverà neppure a leggere la fine di questo post, un post che non è leggero e carino come quelli che scrivevo.
Ma quando la vita ti passa sopra con lo schiacciasassi non si riesce più a scrivere post leggeri e carini.
Un post anomalo che chiudo con questo papero che sorridendo, quasi timido mi porge una rosa rossa
Per me ha un enorme valore.
e invece io ti leggo...
RispondiEliminati penso ...
scrivo poco...ma ricordo..
e finchè siamo nei ricordi di qualcuno che ci ha amati noi siamo vivi...
La vita è dura /amara...ma non averla "provata"sarebbe peggio...
almeno alcuni di noi hanno incontrato Amore...e anche se perderlo è straziante...forse sarebbe ancora più doloroso non aver mai amato...
non so...
perdonami...spero che tu senta solo l'affetto dietro queste mie parole sconnesse...ciao cara amica
ross
sì, cara Val, è esattamente quello che penso anche io: siamo vivi finché viviamo nella memoria di chi rimane. I grandi (nel bene e nel male grandi) vivranno molto più a lungo di noi che saremo ricordati per una o due generazioni al massimo. Non è forse per questo che si costruivano mausolei e monumenti? Per ricordare, per essere ricordati.
RispondiEliminaMa poi mi chiedo: è davvero così importante l'immortalità di qua (perché il ricordo in un certo senso ci rende immortali)? C'è ben altro mia cara, c'è molto di più, e pochi lo sanno, abbiamo così tanta paura del tanto che non conosciamo, che ci aggrappiamo a quel poco che ci è familiare.
In quanto a parole sconnesse mi sa che stasera ti batto! Con tanto reciproco affetto.
<3
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