martedì, febbraio 15, 2011

Febbraio. Andiamo, è tempo di migrare


Vi ricordate il post sulla Diaccia Botrona in Maremma?
Ieri leggevo sulla Nazione che le anatre stanno partendo.
Pare che ci sia un gran fermento da quelle parti, un po' come quando a casa stiamo per chiudere le valige: Hai preso le chiavi? Ti sei ricordata di girare la chiavetta del gas? Hai messo in borsa il libro che stai leggendo?
Anche le anatre si staranno ponendo domande simili, no?!?
E così i grandi branchi di oche e anatre starnazzanti si mettono in viaggio verso i luoghi dove amoreggeranno, deporranno le uova e porteranno anatroccoli e paperini a fare la prima nuotatina della loro vita.

A leggere l'articolo della Nazione le prime partenze sono iniziate già da una decina di giorni, e ora siamo agli sgoccioli.

I gruppi in partenza sono di circa 25-30 individui, si lanciano starnazzanti in direzione nord assumendo immediatamente la tipica forma a a 'V' rovesciata.
Anche tra le papere ci sono i ritardatari, quelli che rincorrono la V e si mettono trafelati in coda.
Come si organizzeranno? Gruppi di parenti? Gruppi di amici? O si sale sulla prima/ultima V che passa, come si fa noi con il tram?

E' interessante il virgolettato del Dott. Fausto Corsi del Gruppo Ornitologico Maremmano

''Dai pochi dati a mia conoscenza fanno una tirata fino al lago austriaco di Neusiedl, un grande lago al confine con l'Ungheria dove si concentrano grandi stormi in migrazione.

Probabilmente qualche branco farà tappa anche a Comacchio, e nelle lagune Friulane e Venete. Ma tutti nel tardo pomeriggio dovrebbero arrivare. Hanno scelto una giornata perfetta, temperatura mite e un leggero vento in coda.

Ho consultato le previsioni e sembrano perfette per tutto il tragitto, non si prevedono temporali.
Viaggeranno in assenza di vento contrario.

Poi via per le aree di nidificazione, nel caso delle 'nostre' oche selvatiche in Polonia, Germania, Rep. Ceka. Per le Oche lombardelle e per l'Oca lombardella minore, la strada è ancora lunga, dovranno arrivare nelle zone sub -artiche della Russia''.


Buon viaggio, ci si rivede al prossimo inverno.

P.S. il titolo non è un errore, avevo questa di D'Annunzio che mi frullava nel retrocervello, solo il mese non andava bene!

Settembre, andiamo. E' tempo di migrare.
Ora in terra d'Abruzzi i miei pastori
lascian gli stazzi e vanno verso il mare:
scendono all'Adriatico selvaggio
che verde è come i pascoli dei monti.

Han bevuto profondamente ai fonti
alpestri, che sapor d'acqua natía
rimanga ne' cuori esuli a conforto,
che lungo illuda la lor sete in via.
Rinnovato hanno verga d'avellano.

E vanno pel tratturo antico al piano,
quasi per un erbal fiume silente,
su le vestigia degli antichi padri.
O voce di colui che primamente
conosce il tremolar della marina!

Ora lungh'esso il litoral cammina
la greggia. Senza mutamento è l'aria.
il sole imbionda sì la viva lana
che quasi dalla sabbia non divaria.
Isciacquío, calpestío, dolci romori.

Ah perché non son io cò miei pastori?

(I PASTORI dall'Alcyone)

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