mercoledì, dicembre 15, 2010

Dietro alle quinte degli angeli dell'inverno

Se il post che ho scritto ieri vi ha affascinato per le sue immagini, così come quelle foto hanno stregato me, il post di oggi soddisferà la vostra voglia di saperne di più.

Guardando quelle algide immagini avevo pensato ai disagi che un fotografo deve affrontare per scattarle, alle ore di appostamenti, il più delle volte infruttuosi.
Avevo pensato a quante volte il nostro sguardo distratto sfiora appena un'immagine che ha richiesto giorni, settimane o anche mesi di lavoro per poter esistere.
Insomma volevo saperne di più.
Ecco qui un filmato che è la risposta a molte domande:



Così ho anche scoperto che oltre alle immagini pubblicate dal National Geographic esiste un libro di foto del fotografo italiano Stefano Unterthiner intitolato Gli angeli dell'inverno
eccone la descrizione e la copertina

Sei mesi sul campo per documentare, per il National Geographic, la vita dei cigni selvatici. Centinaia di ore passate pancia a terra sul ghiaccio, o con i piedi a mollo in un appostamento in una torbiera nel cuore della taiga. Con le sue fotografie, Stefano Unterthiner ci racconta un altro capitolo della vita animale. Dal Giappone alla Svezia alla Finlandia: un lungo e avventuroso viaggio nel mondo incantato e misterioso di una specie simbolo di una natura affascinante e incontaminata. La storia degli “angeli dell'inverno” comincia in un giorno di tempesta.

insieme al libro c'è un DVD di "dietro alle quinte" di 22 minuti dal quale è stato estratto il filmato precedente.

Qui potete sfogliare alcune pagine del libro.
Qui potete comprare in rete il libro oppure lo trovate in queste librerie

E così vi ho dato un'altra idea per un paperoso regalo di natale!

Se volete saperne di più su Stefano Unterthiner questa è la sua biografia
Stefano Unterthiner ha iniziato a fotografare la natura da ragazzo sulle Alpi italiane, in compagnia dello zio Paolo.
Camosci, volpi e galli forcelli sono stati i suoi primi soggetti, e il Parco Nazionale del Gran Paradiso la sua palestra.
All’età di trent’anni, dopo aver ottenuto un dottorato di ricerca in zoologia, Stefano decide di dedicarsi a tempo pieno alla fotografia, diventando in pochi anni uno tra i più noti e apprezzati fotografi naturalisti. Oggi le sue immagini sono premiate regolarmente al Wildlife Photographer of the Year, il più grande concorso internazionale di fotografia naturalistica, e i suoi lavori sono pubblicati dalle più importanti riviste internazionali. Dal 2009, Stefano ha cominciato a fotografare anche su incarico del National Geographic, producendo diverse storie per la prestigiosa e autorevole rivista americana. Stefano viaggia regolarmente, in compagnia della moglie Stéphanie, alla ricerca di nuovi soggetti per le sue storie fotografiche.
È specializzato nel racconto della vita degli animali, cosa che lo porta a trascorrere lunghi periodi a stretto contatto con i suoi soggetti. Ma soprattutto, è profondamente coinvolto nelle problematiche ambientali con un particolare interesse per le relazioni uomo-natura. Dal marzo del 2007 è membro dell’ILCP (International League of Conservation Photographers).
Gli angeli dell’inverno è il suo sesto libro fotografico.
www.stefanounterthiner.com
Per i libri e le stampe d’arte di Stefano Unterthiner, visitate al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, la Little Wild Gallery www.littlewild-gallery.com

3 commenti:

  1. ......... è un filmato veramente stupendo.....
    Ciao Semola

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  2. Sono contenta che ti abbiano ispirato quelle foto.
    Certo è che questi cigni sono talmente principeschi che nemmeno conoscere tutte le scomodità che il povero fotografo deve patire prima dello scatto può togliere poesia ai loro ritratti. :)

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  3. Finalmente riesco a postare ...forse!;)
    Volevo ringraziarti per i tuoi bei post e da tempo volevo anche ringraziare Ross per i commenti ( mi riferisco alle bellissime notizie sulle oche ai tempi di roma e d'egitto...) .Leggerti è un vero piacere.
    Quanto ai fotografi e studiosi di cui sopra tanto di cappello: sono bravissimi e il loro lavoro è veramente "tosto"!
    ciao cara, bacioni
    val

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