domenica, ottobre 31, 2010

la tigre e la papera

Per Halloween anche le papere si sono organizzate: costumino da tigre e secchiello a forma di zucca
e se volete sapere del perché alla vigilia di Ognisanti si usa intagliar le zucche e metterci dentro una fiammella leggete:

Un’antica leggenda irlandese racconta che Stingy Jack, un buono a nulla violento e beone, una vigilia di Ognissanti anziché andare in Chiesa a pregare per le anime dei defunti, si prese una sbronza colossale.

All’improvviso gli comparve il Diavolo, decisamente intenzionato a portarsi a casa l’animaccia di quel peccatore.

Ma poiché era un Diavolo abbastanza gentile, gli disse di esprimere un ultimo desiderio prima di finire tra le fiamme dell’Inferno.

Jack rispose che avrebbe voluto bere un ultimo bicchierino ma dato, che non aveva un soldo, chiese al Diavolo di tramutarsi in una monetina da 6 pence.

Il Diavolo acconsentì e una volta tramutato in soldino venne infilato da Jack nel suo portafoglio, che aveva una grande croce in filigrana d’argento ricamata sopra.

Ovviamente il Diavolo, grazie al sacro simbolo, rimase intrappolato.

Dopo una lunga, estenuante discussione, Satanasso accettò un patto: quello di rimandare di un anno esatto la morte di Stingy Jack in cambio della libertà.

Esattamente la sera della Vigilia di Ognissanti dell’anno dopo, il Diavolo si presentò all’appuntamento...



il prosiego è sul bellissimo blog di Mitì Vigliero dal quale l'ho tratta (grazie Mitì!)
Buon Halloween a tutti!

sabato, ottobre 30, 2010

Mamma mia, che paura!

Ma chi volete che si spaventi con questa graziosa paperina-vampiro della Lanco?
L'espressione giuliva di sempre prevale sui due canini che passano quasi inosservati.
Il mantello mi ricorda più Zorro che non un vampiro.
Insomma una papera da halloween ma solo per poppanti.

venerdì, ottobre 29, 2010

Cigni siberiani atterrano da sua maestà

L'arrivo anticipato dei cigni siberianio è guardato con preoccupazione dai sudditi di sua maestà. Infatti un’antica tradizione popolare dice che l’arrivo anticipato del cigni Bewick segnali l’inizio dell’inverno. Di un lungo e rigido inverno, come racconta il Telegraph.
Quest'anno poi i pennuti sono arrivati prima del solito, così gli inglesi si preparano a un'ondata di freddo polare.
Il cigno di Bewick è il più piccolo tra gli uccelli migratori, vive in Russia (dove si accoppia) e sverna in Gran Bretagna, Danimarca, Paesi Bassi, Cina e Giappone.
Il volo per sfuggire al rigore siberiano è lungo, i cigni volano per 2.5oo miglia.
Una prima pattuglia di otto Bewick ha toccato le coste britanniche, nelle prossime settimane saranno seguiti da circa 300 esemplari
Gli animali sono atterrati con una raffica di aria fredda proveniente dal Mar Artico, portandosi dietro il gelo: in molte zone del Regno Unito la temperatura si è repentinamente abbassata sotto lo zero. Il paese di Benson, vicino Wallingford in Oxfordshire, ha registrato la temperatura più bassa di -3,5° C nella notte di sabato.
L’anno scorso, i primi cigni atterrarono a metà novembre, ma erano in numero maggiore, segnarno l’inizio dell’inverno più freddo registrato da 31 anni.
Gli esperti hanno individuato i cigni come cigni Bewick, grazie alla macchia di colore giallo brillante nella parte superiore del becco.
I Bewick sono atterrati nella riserva naturale di Wildfowl e Wetlands Trust a Slimbridge, nel Gloucestershire. James Lee, il guardiano della riserva, ha spiegato che secondo i metereologi quest’inverno sarà freddo come lo scorso, e l’arrivo anticipato dei Bewick lo dimostra. Anzi, «potrebbe significare che stiamo entrando in un inverno ancora più freddo».

Speriamo che i cigni siberiani non vengano anche dalle nostre parti!

giovedì, ottobre 28, 2010

Le oche corrono a Brindisi Montagna

A Brindisi Montagna, in provincia di Potenza sabato 30 e domenica 31 ottobre 2010, si rinnova l'appuntamento con Le Giornate Medioevali.

Per due giorni il centro storico di Brindisi Montagna torna indietro nei secoli, il borgo antico rivive l'atmosfera di un tempo antico con armigeri, dame e cavalieri all'ombra del castello.
La rievocazione storica riporta la cittadina lucana al 1268 quando Guidone De Foresta fu investito del titolo di Primus Domini Brundusii De Montanea et Ansiae dal Re Carlo d'Angiò
Perché ne parlo qui?
Ma perché c'è una corsa delle oche!
eccovi la foto
se volete saperne di più guardate il filmato. Se fossi più vicina ci andrei, sembra carino!

martedì, ottobre 26, 2010

Tempo di zucche

Tempo di zucche.
C'è un piccolo paese nella Svizzera tedesca, di nome Seegräben, vicino al lago Pfäffikon, dove tutti gli anni si celebra questa decorativa cucurbitacea.
La zucca diventa ingrediente, materia prima, non solo di deliziose pietanze, ma anche di fantastiche rappresentazioni.
Nel 2008 il tema era lo zodiaco, nel 2009 gli organizzatori si sono sbizzarriti nel creare rappresentazioni davvero originali ispirate al mondo delle fiabe.
La papera nella foto qui sopra è realizzata con zucche e zucchette di vari colori.
Se la cosa vi incuriosisce e volete saperne di più andate a leggere l'interessante blog di Zirela dal quale ho tratto la notizia e la foto. Lì troverete molte belle foto (anche la carrozza di cenerentola interamente fatta di zucche), nonchè un po' di ricette a base di zucca .

sabato, ottobre 23, 2010

Dopo 2000 anni le oche tornano nel Campidoglio

Delle oche del Campidoglio (quelle autentiche) qui non vi ho ancora raccontato, rimedierò prossimamente.
Per il momento vi parlo del ritorno delle oche del Campidoglio, notizia letta recentemente sul Corriere.
Dal titolo pensavo a qualche manifestazione storica, qualche rievocazione con tanto di antichi romani con polpacci irsuti e banchetti di frittelle e di incensi.
Invece si tratta di una cosa seria.
Guardate il filmato e capirete



Le oche sono palloncini bianchi e arancioni, i becchi son di cartone. La protesta invece è vera, civile, originale e fantasiosa. Che si condividano o meno le posizioni dell'una o dell'altra parte rimane come dato di fatto.

giovedì, ottobre 21, 2010

La fiaba del Brutto Anatroccolo

Vi avevo gia parlato qui della fiaba del brutto Anatroccolo di Andersen, adesso godetevi questi 8 deliziosi minuti del filmato del 1939.
Trovo che la poesia di Disney sia insuperabile!


martedì, ottobre 19, 2010

Topper, Lola e i paperini

Dietro segnalazione di Ross (grazie Ross!) ho trovato questo articolo pubblicato dal Metro targato UK.
La foto è bellissima, così piccola non rende, ingranditela clickandoci sopra e osservate l'espressione del cavallo.

Metro titola Cavallo adotta famiglia di paperelle. Io mi chiedo se non sia stata piùttosto la famiglia ad adottare il cavallo per fini utilitaristici.

Ecco il testo originale in inglese, più sotto trovate la traduzione in italiano

And his neigh-bourhood watch service has proved a real life-saver for the new brood.

Champion horse Topper took the ducklings under his wing – well, hoof – after allowing their mother, Lola, to lay a dozen eggs in his stable.

He kept watch over them for a month before they hatched and then scared away foxes and dogs that got too close.

‘Far from being upset, Topper really likes his little duck family,’ said Kim Stevens, yard manager at the stables in Milland, West Sussex.

‘He was in and out of the stable all the time but every time he came back in, the first thing he did was look around to make sure they were still there.’

It is thought Lola moved in with Topper after her last lot of eggs were eaten by a fox. Before the new batch hatched, staff moved them to a safe corner of the straw so Topper, who was recently ridden to victory at the British Open Indoor Cross Country, did not accidentally squash them.

Now the wonder horse is facing up to empty-nest syndrome. Lola recently moved to a nearby pond, with the lucky ducklings trailing behind her.
fonte metro.uk
Per la versione in italiano ringrazio il blog Amami!
Topper, un cavallo da corsa, ha preso sotto la sua protezione 11 anatroccoli che ha visto nascere.

Infatti Lola, mamma anatra, ha deposto e covato le uova proprio nella stalla dove vive il campione.

Insieme alla sua coinquilina palmata, Topper ha fatto la guardia alle uova per un mese, finché non si sono schiuse e sono nati i pulcini che il cavallo ha protetto scacciando qualsiasi animale si avvicinasse troppo. Soprattutto volpi e cani.

“Topper adora gli anatroccoli e la loro mamma, credo che si senta un po’ parte della famigliola”, ha dichiarato Kim Stevens che lavora nell’allevamento di cavalli da corsa a Milland, in Inghilterra.

“Il cavallo entra ed esce dalla stalla continuamente e durante il periodo di cova la prima cosa che faceva quando rientrava era controllare l’angolo in cui c’era l’anatra, per vedere se fosse tutto a posto”.

Lola si è trasferita nella stalla di Topper dopo che aveva perso la maggior parte della nidiata precedente, mangiata da una volpe.

Purtroppo tra un po’ il campione, reduce dalla vittoria della British Open Indoor Cross Country, dovrà affrontare la sindrome del nido vuoto perché Lola e gli anatroccoli si trasferiranno presto in uno stagno vicino all’allevamento.

Se Topper dovesse cominciare a deprimersi, sarà necessario trovargli un’altra compagnia, probabilmente una capretta o un cagnolino.


Come commentava Ross, forse siamo un po' troppo portati ad attribuire pensieri e azioni "umane" al mondo animale, fa molto favola o ... Disney (avete presente Paperino & c.?)
Ma questa non è la prima storia che sento di un cavallo che fa amicizia con altri animali e che poi si intristisce una volta perso il compagno.
Credo che il cavallo goda della presenza delle papere, mentre la papera, a vederne il portamento, mi sembra più una bieca approfittatrice: le conveniva covare nella stalla, ma del cavallo gliene importava poco o nulla.
Andersen ci avrebbe scritto una fiaba: "il brutto cavallino"

lunedì, ottobre 18, 2010

La guerra alle anatre di Bardolino

Bardolino, un nome che ricorda un vino. Ma è anche quello di un paese sul lago di Garda. Un paese che ha dichiarato guerra alle anatre.
Anche a Bardolino, come in Val Brembana la popolazione dei germani è rienuta superiore a quella accettabile, così il comune ha dato il via libera alle coviglie (sorta di capanno sull'accqua) per «combattere la proliferazione delle anatidi».
Il fatto fa notizia in quanto i capanni per la caccia sono stati posizionati sul lago in modo tale che chi spara alle anatre spari verso la passeggiata e verso il transito delle barche.
Che sia una sorta di vendetta degli anatidi?

sabato, ottobre 16, 2010

Gara delle Oche a Treviso.

Dopo la sospensione dell'anno scorso a causa dei timori legati al virus dell'aviaria, torna quest'anno a Treviso la tadizionale Gara delle Oche.
La corsa detta Ocalonga si svolge questo fine settimana sulle mura della città

martedì, ottobre 12, 2010

Piovono paperine gialle

Mentre andava in onda questa pubblicità mi fischiavano gli orecchi... chissà in quanti mi avete pensata, eh?!?
La mia preferita è la paperina gialla che centra la tazza del the.




Avete notato il portachiavi che pende dalla macchina ;-)

domenica, ottobre 10, 2010

io qua ci devo andare!

Patrizia Belli mi sta proprio simpatica.
Non la conosco, ma quello che ho appena letto di lei mi fa sentire un feeling paperesco.
Già il nome della sua azienda agricola è stuzzicante "Mannaggia all'Oca" con un giallissimo tuorlo d'uovo (ovviamente di oca) al posto della O.


Ma la cosa che mi piace di più è che fa ascoltare Mozart alle sue oche per ... tranquillizzarle.
Apriamo una parentesi a proposito di musicoterapia: una mia carissima amica è operatrice di audiopsicofonologia secondo il metodo Tomatis, così ho imparato un bel po' di cose su come agisce la musica sull'organismo umano, e ho anche potuto provare in prima persona i benefici effetti di questo metodo che usa il canto gregoriano e le musiche di Mozart (come per le oche di Patrizia)
chiusa la parentesi, torniamo a Mannagia all'Oca.
Patrizia che fin da piccola ama gli animali, impara a conoscerli a fondo grazie a sua madre etologa.
La passione prosegue anche in età adulta, così Patrizia arriva ad avere oggi un allevamento che conta 1200 oche allevate in piena libertà e rispetto delle esigenze di questi simpatici pennuti.

Le uova di oca allevate allo stato brado sono molto ricche di elementi nutrizionali preziosi: il magnesio (che fa bene al sistema nervoso), il fosforo (consigliato per le donne in gestazione), il potassio consigliato soprattutto per il benessere del sistema muscolare. Inoltre le uova delle oche contengono il gruppo della vitamina B che non si trova facilmentenella comune alimentazione moderna.
Queste oche sono animali che producono uova solo 4 mesi all'anno (novembre, dicembre, gennaio e febbraio) si nutrono di latte, miele, fichi secchi e yogurt per evitare che l'ovulazione dell'animale si blocchi continuamente. “Le coccolo molto – afferma Patrizia - e quando sono agitate faccio loro della musicoterapia. Ascoltare la musica classica, e soprattutto Mozart, le rilassa così tanto che possono tornare calme e produttive”.
Sapevo delle stalle per le mucche con la musica, ma questo utilizzo di Mozart mi era fino ad ora ignoto!

venerdì, ottobre 08, 2010

la corsa delle oche a Lacchiarella


Domenica 10 ottobre alle 17 a Lacchiarella (MI) si svolge la 34° corsa delle oche.
Per 3 settimane, a cavallo di settembre e ottobre, a Lacchiarella, comune a sud di Milano fanno festa.
34 anni fa si sono inventati dal nulla un palio. Niente a che fare con il Palio di Siena, ovviamente. C'è un palio, ossia uno stendardo anche qui, c'è una gara tra i rioni della città, al posto dei cavalli ci son le oche, ma soprattutto non c'è la Storia.
E' una fiera paesana inventata negli anno 80 dalla Pro Loco.

Il Palio dell'Oca consiste in una serie di prove in cui i vari cantoni (rioni) dovranno cimentarsi nell'arco di tre domeniche; la corsa delle oche costituisce il clou della manifestazione.
La corsa si svolge lungo un percorso creato tra alcune vie del paese, sollecitate unicamente dal richiamo verbale dei loro conduttori. Oltre alle oche ci sono le immancabili bancarelle (sempre le stesse che in questi giorni si spostano da una feira paesana all'altra), ci sono anche spettacoli, sfilate di carri allegorici, sbandieratori e frustatori (?) in abiti tradizionali, mescite di vini e prodotti tipici della cucina lombarda, mostre di moto d'epoca, arte e scultura del territorio.
Nei giorni precedenti al Palio può capitare di vedere oche che si allenano per le strade cittadine accompagnate dai regiù dei Cantoni.

Se volete andarci qui trovate la brochure con il programma, un po' di storia, qualche informazione e un bel po' di pubblicità.

lunedì, ottobre 04, 2010

Non solo a Parma

Anche a Savona pochi giorni prima era stata denunciata una moria di anatre a causa del botulino.
Ecco cosa riportava il sito del Secolo XIX

Non si ferma la morìa di anatre: rilevate tracce di botulino. Già una trentina le vittime
Savona. È ripresa la mattanza, indiretta, della colonia di germani che vivono alla foce del Letimbro. Sei pennuti morti al giorno dall’inizio della settimana. Molti altri salvati in extremis ma la minaccia dell’avvelenamento delle acque stagnanti del torrente incombe ancora sui poveri animali.

Non solo, da questa settimana l’epidemia che uccide i pennuti ha colpito anche diversi gabbiani reali e alcuni piccioni. Queste morti vanno ad aggiungersi a quelle dell’ultima settimana di agosto, quando 12 germani erano stati trovati privi di vita nel Letimbro mentre altrettanti versavano in agonia.

Si era pensato subito ad un avvelenamento, forse volontario, dell’acqua del torrente. Quest’ipotesi ha trovato fondamento quando su alcuni esemplari, mandati in un centro veterinario di Livorno, sono state trovate tracce di botulino. Il botulino innesca un meccanismo di morte non immediato ma inesorabile.

Quando un animale muore colpito da questa tossina diventa portatore per altri animali in salute. Sembra proprio questo il meccanismo che ha preso piede nell’oasi faunistica della foce del Letimbro. Il che spiegherebbe anche la morte dei gabbiani reali. Anche se, prima di procurare allarmismi, bisogna attendere i risultati delle analisi della Asl2.

Fortunatamente rispetto ad alcuni anni fa la morìa ha avuto effetti meno devastanti. Allora la morte nella colonia di pennuti era stata costantemente in crescita mentre quest’anno, grazie all’intervento immediato dei volontari dell’Enpa , dell’Arpal e di quanti gestiscono attività in zona, si è riusciti a darle un freno.

Intervenendo tempestivamente e sciacquando gli esemplari in difficoltà con acqua pulita si è potuto salvare un buon numero di bestiole, mentre quelle più in difficoltà sono state curate da specialisti. Si è pensato quindi ad alcune soluzioni che potessero mantenere pulita il più possibile l’acqua delle vasche della foce. «I pennuti muoiono proprio vicino al mio bar - spiega Flavio Fiumara, uno dei soccorritori e sostenitore storico delle povere bestiole - e quando sono intervenutopulendo gli esemplari in difficoltà e lavandoli ho notato che non morivano».

Fiumara ha quindi allacciato un tubo dell’acqua che dal suo bar arriva sino alla vasca del Letimbro, in modo da mantenere l’acqua pulita il più possibile mentre il Comune, che intanto sta cercando di risalire alle cause precise dell’insolita moria, sta pensando allo stessa tecnica di Fiumara, cioè portare alla foce acqua pulita che vada a riempire costantemente le fonti stagnanti della foce del torrente e per fare questo ha intenzione di utilizzare il cantiere per la piscina. L’allacciamento dovrebbe essere attivato già nella giornata di oggi. cr_banner('34');
«Stiamo cercando di recuperare e salvare il maggior numero di esemplari di fauna selvatica in difficoltà - spiega Giovanni Battista Buzzi, vice presidente dell’Enpa - ed attendiamo i risultati delle analisi sui campioni d’acqua sulla quale stanno lavorando Asl e Arpal. Gli
animali salvati fino ad ora, però, sono stati recuperati grazie alla diagnosi che parla di botulino. È su chi ha disperso tale tossina nelle acque che bisogna risalire».

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