lunedì, novembre 16, 2015

le papere di Prato



chissà se i due germani di questa foto si rendono conto di quanto sono andati vicini a essere l'  "anatra laccata" di un ristorante cinese di Prato e zone limitrofe










PRATO. Un macello clandestino è stato scoperto dalla guardia di finanza di Prato all'interno di un appartamento di via Filzi. Entrati per un controllo, invece di trovare locali arredati con tavoli, sedie, letti e divani si sono trovati di fronte stanze piene di papere, polli, oche e galline, in parte già passate a miglior vita ed in parte ancora vive e starnazzanti. In pratica un locale adibito a macellazione clandestina, come non se ne trovano più nemmeno nella campagne più disperse: in barba ad ogni normativa igienico sanitaria, di sicurezza, penale ed amministrativa, una famiglia di cittadini di origine cinese condivideva locali, letto, bagno e cucina con i volatili che spennavano e macellavano su ordinazione del cliente di turno.industriale del Macrolotto. Gli alimenti non erano conservati in una cella frigorifera

Evidente fin da subito agli occhi increduli dei finanzieri la gestione assolutamente abusiva ed irregolare dell’attività per la quale hanno subito richiesto l’intervento di personale dell’Asl di Prato insieme al quale hanno dovuto classificare e conteggiare gli animali ancora vivi, poi risultati essere pari a 269 volatili di varie specie. Tutto il locale e l’attrezzatura necessaria all’allevamento ed alla macellazione, ovvero gabbie, mannaie, forbici ed un macchinario utilizzato per ripulire le carni dal piumaggio, nonché bacinelle contenenti scarti di animali, è stato sottoposto a sequestro mentre i due cittadini di origini cinesi che gestivano l’attività abusiva sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per avere avviato una macellazione clandestina di carni immettendole in commercio senza assolvere ai prescritti controlli sanitari così da non garantire le condizioni di igiene degli alimenti prodotti con gravi rischi per la salute pubblica, nonché per avere mantenuto all´interno del laboratorio pollame vivo privo di certificazione medico-veterinaria che ne attestasse la provenienza in violazione alla normativa sulla macellazione delle carni.
I finanzieri, insieme al personale specializzato vogliono ora vederci chiaro per capire se, fra gli abituali clienti (sembrerebbe privati cittadini, specie di etnia cinese) vi fossero ristoratori o grossisti. Gli animali sequestrati, intanto, costituenti il corpo del reato, sono stati affidati “in proroga vitae” alla custodia delle associazioni di volontariato per la protezione degli animali.

mercoledì, novembre 11, 2015

San Martino e l'oca

Narra la leggenda che Martino designato vescovo, fosse riluttante ad accettare l'incarico. Non si sentiva all'altezza del compito che lo aspettava, così si nascose in un ricovero dove erano custodite alcune oche.
Lo starnazzare delle pennute rivelò il nascondiglio di Martino che venne così scoperto.
Secondo la leggenda Martino fu molto contrariato, e stabilì che l'11 novembre di ogni anno le oche dovessero essere macellate. Questo è il motivo per cui spesso nell'iconografia dei paesi del nord europa S.Martino, vescovo di Tours viene rappresentato con un'oca.


 In Italia invece è molto più conosciuta e rappresentata la leggenda del mantello diviso con il povero


martedì, novembre 10, 2015

Gioco dell'oca

C'è forse qualcuno che non conosce il celebre Gioco dell'Oca? Non credo!
Se siete dei veri appassionati non mamancate di andare a Mirano (VE) il prossimo fine settimana.
Una due giorni dedicacata al simpatico pennuto attende grandi e Piccini.
Ma non solo Gioco dell'Oca, nel fine settimana di S. Martino Mirano cambia volto: il centro storico si trasforma in una piazza della Belle Époque, dove si svolge la replica di una fiera paesana di inizio Novecento.
L'ambientazione è curata nei dettagli: gli stendardi con lo stemma sabaudo, i banchi in legno del mercato, le bacheche con gli avvisi comunali, i manifesti con le prime réclame.
Persino i cartelli stradali vengono coperti con la riproduzione fedele delle insegne d’epoca.
Nulla sarà lasciato al caso: ci sarà lo strillone con il giornale, l’imbonitore con i suoi intrugli, le servette nel giorno di riposo, l’artigiano che impaglia le sedie, i baracconi con il fucile a elastici, i barattoli da abbattere a pallate e altri giochi di una volta.
Ovviamente il protagonista è il pennuto più famoso di queste zone, in linea con il detto popolare “Chi no magna l’oca a San Martin no fa el beco de un quatrin”, ovvero chi non mangia l’oca a San Martino non fa il becco di un quattrino.“
notizia tratta da   veneziatoday.it


1300 oche. Ma le avranno davvero contate?

Questa è troppo bella per non raccontarvela.
Il filmato che ho trovato sembra essere della televisione ucraina la cosa mi lascia perplessa visto che dicono che l'autostrada fosse in Cina.

Un’autostrada in Cina è rimasta bloccata da uno stormo di oche. Il proprietario, un allevatore locale, per risparmiare sul trasporto dei pennuti verso il mercato agricolo locale, ha lasciato che 1,300 oche invadessero un tratto dell'autostrada. Il traffico è rimasto bloccato e c’è voluto l’intervento della polizia stradale che ha sgombrato (almeno in parte) la carreggiata sotto gli occhi increduli degli automobilisti di passaggio. 


domenica, novembre 08, 2015

Autunno tempo di Oche

Fateci caso, le notizie sulle oche aumentano in autunno, il clou è nella prima decade di novembre.
Quindi ecco a voi una tra te le tante notizie di cronaca:
Elisa, 15enne di Zianigo e la sua oca vincono il 28° Palio dell'Oca di Luneo

Palio dell'oca, vincono la 15enne Elisa e la sua splendida pennuta

Si è tenuta domenica mattina la 28° edizione dell'evento, con partenza alle 10.19. È stata una mattinata goliardica, senza le paventate proteste animaliste

Elisa, 15enne di Zianigo e la sua oca vincono il 28° Palio dell'Oca di Luneo
Sono state Elisa, ragazzina 15enne di Zianigo di Mirano, e la sua splendida "pennuta" ad imporsi nella 28esima edizione del Palio dell'Oca di Luneo, che si è tenuto domenica mattina, come da tradizione la settimana che precede la Fiera e il Zogo de l'Oca. La gara ha preso il via, da programma, alle 10.19 in via Luneo, davanti al ristorante "19 al Paradiso", dopo che i concorrenti si erano radunati alle 9 in compagnia dei loro fidi animali, per procedere con le iscrizioni e i controlli di rito sul percorso. Si era preannunciata come una domenica di alta tensione dopo le minacce degli animalisti dei giorni scorsi, pronti a fermare una competizione che sa di tradizione, e per la quale anno dopo anno cresce il numero di famiglie che alleva oche solo ed esclusivamente per gareggiare a novembre. Ma alla fine, di proteste, non ce n'è stata neppure l'ombra, con la goliardia che ha fatto da contorno ad un evento tanto "sentito" in paese. Sono stati in primis gli organizzatori a dar vita alla provocazione, con la nascita dell'associazione "Salvasalame", creata con l'intento di promuovere e salvaguardare la cultura rurale, dopo gli allarmi lanciati dall'Oms nelle scorse settimane.

la notizia e la foto  arrivano da veneziatoday.it

questa invece è la foto di un precedente corsa

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