venerdì, gennaio 11, 2008

Il brutto anatroccolo


Trovo l'e-mail estremamente più pratica e comoda della posta tradizionale. Ormai quasi tutto arriva per posta elettronica, incluse le bollette.
C'è però una cosa che mi fa rimpiangere la vecchia inefficente posta tradizionale: i francobolli.
Piccoli capolavori colorati che ai più passano inosservati. Non sono affatto un filatelico, ma quando vedo francobolli come questo penso con dispiacere che sono destinati a scomparire.
Questo è dedicato dalle poste Ungheresi alla favola del Brutto Anatroccolo di Hans Chstian Andersen
Per i pochi che non conoscessero la favola eccone stringatamente la trama:

In una nidiata di anatroccoli, uno è grigio, grande e goffo. Sebbene la madre cerchi di accettarlo, è evidente a tutti che il piccolo è fuori luogo, così che alla fine egli decide di fuggire. L'anatroccolo vaga senza meta, e non trova nessuno che lo voglia, tanto che all'arrivo dell'inverno rischia di morire congelato.

Alla fine dell'inverno, sopravvissuto miracolosamente, il piccolo giunge presso uno stagno dove nuota un gruppo di splendidi cigni. Attratto dalla loro bellezza, si avvicina e rimane sorpreso quando le splendide creature gli danno il benvenuto e lo accettano. Guardando il proprio riflesso nell'acqua, il protagonista si accorge finalmente di essere lui stesso un cigno.

1 commento:

  1. ...quando le fiabe innocenti per bambini insegnavano importantissimi aspetti sociali e umani.

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