martedì, dicembre 19, 2017

le papere della Beppa son tornate a Serravezza


Serravezza è un paese in provincia di Lucca, si trova all'interno di una piccola valle percorsa da due torrenti, il Serra ed il Vezza, che scendono dalle Alpi Apuane: unendosi, danno vita al fiume Versilia.
Su una sponda del torrente Vezza nel maggio del 2017 è stato posto questo gruppo scultoreo che io, ovviamente apprezzo molto.
Si tratta di un'opera di Bruno Tessa realizzata da Luciano Pera marmista di Pietrasanta.
Racconta Tessa: «Quando ero piccolo, per noi bambini del centro di Seravezza era uno spasso assistere ogni giorno a questa sorta di transumanza delle papere di Torcicoda verso la riva del fiume. Scendevano seguendo il canaletto, poi giù lungo il poggio, nei pressi della Parigina, da dove poi risalivano con incredibile puntualità, ogni pomeriggio alle cinque e mezzo, per rientrare alle rispettive “abitazioni”. È l’immagine di una Seravezza che non c’è più, che ho avuto piacere di riproporre in questa forma per lasciarne una testimonianza visiva a beneficio di tutti».
Mamma papera seguita dai suoi dieci paperini è stata così immortalata nel marmo delle apuane


venerdì, agosto 11, 2017

La corsa delle papere (duck race) a Ponte di Catagnana

DOMENICA 20 AGOSTO alle ore 16 al Ponte di Catagnana (Barga)
Tutto pronto a Ponte di Catagnana, piccola frazione barghigiana, porta di ingresso alla montagna ed all’Appennino, per uno dei più originali ed anche insoliti eventi dell’estate barghigiana: papere (di plastica) in corsa per aiutare l’associazione che lotta per la difesa dei diritti degli animali L’arca della Valle con una vera e propria gara che coinvolgerà oltre 200 paperelle di plastica, impegnate in una speciale corsa lungo le “rapide” del Corsonna, sotto il ponte che da il nome al paese.
La Corsa delle papere è al suo quarto anno di vita e quest’anno si raccoglieranno fondi, dopo quelli rper il decoro urbano del paese, per dotare la frazione di un defibrillatore, per aiutare la Misericordia del Barghigiano, anche per aiutare gli animali in difficoltà.
L’evento è organizzato dal locale pubblico del paese, Sosta de’ Diavoli con il rinforzo della comunità di Ponte di Catagnana. La corsa delle papere si terrà domenica 20 agosto con inizio alle 16 e con possibilità di partecipare anche ad una cena su prenotazione. Come gli altri anni si attendono centinaia di curiosi in attesa di veder correre le piccole paperelle gialle lungo il torrente. In palio premi per il primo, secondo e terzo posto

giovedì, giugno 29, 2017

in Puglia anche le anatre vanno al mare

Le anatre si sono trasferite a Santo Spirito.


Leggo un trafiletto su repubblica:
Una ventina di esemplari di germani reali e qualche papera italiana da tre anni popolano pacificamente il quartiere sul mare a nord di Bari. Scorrazzano libere per strada, si mettono in coda davanti al negozio del pesce in attesa di cibo e sono perfettamente a loro agio tra gli abitanti.
Le anatre, inizialmente quattro-cinque si sono adattate all'ambiente fondando una piccola colonia sul lungomare di Santo Spirito.
Amatissime da bambini e turisti, sono divenute in poco tempo un'attrazione per chi arriva nel quartiere. Gli abitanti le hanno adottate dando loro nomi, cure e una cuccia per ripararsi
Beh, in Cornovaglia avevo visto i gabbiani mettersi in fila per le patatine fritte...

domenica, giugno 25, 2017

Non tutti amano le papere

Se passate sulla sponda veronese del Lago di Garda, prima di buttare le briciole del vostro panino a una papera, verificate bene in che paese vi trovate: se avete la sfortuna di esservi fermati a Torri del Benaco state in guardia, potreste essere insultati da una vigilessa locale, come è capitato alla signora dell'articolo  che riporto qui sotto


Non gli è bastato essere messo in ridicolo davanti al mondo intero per aver ordinato di raccogliere la pipì dei cani dalla strada – si legge in una nota di AIDAA -, ne per altre amenità per le quali ogni anno ci occupiamo di Stefano Nicotra sindaco di Torri del Benaco che stavolta ha di fatto attraverso la sua vigilessa proibito a una donna di 84 anni Aida Francesca Tomei di dare da mangiare alle anatre che si trovano sulle rive del lago di Garda. Da quanto ci hanno segnalato la vigilessa avrebbe insultato davanti a tutti la donna di 84 anni che stava dando da mangiare alle anatre e ai cigni del lago la quale avendo chiesto di mettere nero su bianco il divieto con un verbale veniva ulteriormente offesa e redarguita dalla vigilessa che non si degnata però di verbalizzare. Insomma una vera e propria denuncia quella inviata ad AIDAA della signora Tomei contro il primo cittadino del paese della sponda veronese del lago di Garda accusato non solo di insensibilità verso gli animali e di mancare di rispetto alle persone anziane, ma anche di essere diretto responsabile per omessa messa in sicurezza della sparizione e forse della morte di due piccoli di cigno le cui uova erano state segnalate in zona non protetta della spiaggia di Torri questione quest’ultima per la quale il presidente di AIDAA sta valutando la denuncia ai carabinieri forestali. “Ne abbiamo viste e sentite di tutti i colori, ma una somma di idiozie messe in fila indiana come quel sindaco di Torri e dei suoi dipendenti mi mancava davvero- commenta Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- e ora da questo primo cittadino ci aspettiamo le scuse formali alla signora cosi come da parte della vigilessa, scuse che se non dovessero arrivare entro domenica accompagnate dall’autorizzazione a dar da mangiare alle anatra e ai cigni del lago saranno la causa di una campagna di boicottaggio contro il turismo a torri del benaco a livello questa volta internazionale. Si sono scelti un idiota come primo cittadino- conclude Croce- sappiano di chi sono le colpe qualora quest’estate fioccheranno le disdette per case ed alberghi”.
fonte:  http://www.meteoweb.eu/2017/06/torri-benaco-aidaa-il-sindaco-proibisce-a-una-nonnina-di-dar-da-mangiare-alle-anatre/922238/#5v3GG3lJ5rio5ViY.99

giovedì, giugno 15, 2017

Kimono con le anatre

Costumi di scena della Madama Butterfly di Giacomo Puccini
edizione del 1951 al Teatro alla Scala di Milano
Costumista Foujita




Foto scattate al museo del Teatro alla scala in occasione della mostra Madama Butterfly, l'Oriente ritrovato
“Madama Butterfly, l’Oriente ritrovato”, a cura di Vittoria Crespi Morbio, racconta le meraviglie dischiuse sulla scena scaligera da registi, scenografi e costumisti, da Caramba a Foujita fino a Keita Asari.

giovedì, maggio 25, 2017

una paperina gialla riscalda il cuore

quando si lavano i piatti è di grande conforto avere accanto una papera gentile che regga la spugnetta









venerdì, maggio 12, 2017

La strana coppia

Siamo in Orange County, California.  In casa di Pam Ishiguro ci sono un Golden retriver di nome Barclay, Izzy - un incrocio tra chihuahua e terrier, e Rudy (4 anni) -anatra alfa di un gruppo di 7 pennuti.



Izzy non ha mai avuto un buon rapporto con le anatre: quando erano piccole provava ad assalirle, adesso che sono più grandi di lui Izzy ne sta alla larga.

Invece Barclay è diventato il miglior amico di Rudy. Anche se ogni tanto il rapporto è di amore e odio,
 e Rudy non perde occasione per affermare il suo essere superiore a tutti, salendo addosso a Barclay . Ma questo non dispiace al Golden retriver perché  gli dà la possibilità di dare un'annusatina strategica.

Rudy non vuole che Barclay si avvicini alle altre anatre, ma Barclay ama andare a pascolare il cibo delle anatre

Rudy vuole Barclay tutto per sé










martedì, maggio 09, 2017

Le papere di Maria



Qualcuno mi ha detto "sembra un'installazione, aspetta a toglierle"
Non sono mie, sono qui  solo di passaggio.
Sono le papere di Maria che non ho mai conosciuto. Una giovane donna passata di là con il suo piccolo appena nato.
Con affetto e con rispetto le ricollocherò presso un asilo, così che la gioia che daranno ad altri bambini possa consolare un poco quel giovane uomo che è rimasto solo Ma come si fa a consolare in questi casi?
ciao Maria.

sabato, maggio 06, 2017

fate del vostro bimbo un papero!

Lo sguardo allucinato di questo paperaccappatoio mi perplime.

sabato, aprile 29, 2017

Anatra in lattice

Al supermercato, nel reparto "giochi per il vostro cucciolo"
il suono che emette non è esattamente quello di un'anatra. Mah!

lunedì, aprile 24, 2017

I germani di Villa Taranto




"dove sei?"

"a Villa Taranto"
"Bella la Puglia"
"Villa Taranto è sul lago Maggiore, a Pallanza"


Le papere qui sopra riposavano tra una peschiera e l'altra. Qui sotto una vista della peschiera di Villa Taranto


domenica, aprile 09, 2017

Big Duck alla Design week di Milano

Fotografia scattata alla Triennale di Milano
a gigantesca Rubber Duck viene elevata allo stesso rango dell'Arte

martedì, marzo 28, 2017

molti manifestanti in Russia hanno mostrato delle papere di gomma

Di solito trovo le notizie  inerenti a papere, anatre&c. nelle pagine di cronaca locale.
Stavolta, con mia grande sorpresa sono nella politica estera. Sono rimasta un po' perplessa e ne ho cercato la spiegazione.



Domenica 26 marzo migliaia di persone sono state protagoniste di una manifestazione non autorizzata contro la corruzione del governo lungo le strade delle principali città russe, da Vladivostok a San Pietroburgo, fino alla capitale Mosca (dove circa in ottomila sono scesi in piazza).
Le ragioni delle manifestazioni erano contenute in uno video diffuso dalla “Fondazione contro la corruzione in Russia”, che dimostrava come il primo ministro Dmitri Medvedev, fedele scudiero del presidente Vladimir Putin, ha accumulato una fortuna miliardaria tra possedimenti terrieri, ville, yacht. Simbolo della protesta, delle papere di gomma, rappresentazione ironica di un allevamento di anatre, uno di quei possedimenti discussi derivanti dal frutto di anni di corruzione.

mercoledì, marzo 15, 2017

Le Oche vanno all'università

Questa notiziuola è troppo bella per lasciarmela scappare.
Riguarda l'università di Cambridge e le sue oche, o meglio lo scontro tra gli studenti che si oppongono alla riduzione del numero dei palmipedi, e la direzione che deve far fronte alla montagna di cacca paperesca.
Ecco l'articolo uscito sul Corriere della sera del 13 marzo:
Usando il linguaggio gergale, si potrebbe dire che l’università di Cambridge non è un posto per «oche», pensando a ragazze di scarso talento e di inadeguata preparazione. Ma da qualche giorno, pare che il prestigioso ateneo non sia un posto adatto a questi palmipedi in senso letterale. Perché al King’s College, uno dei 31 collegi del campus, le oche arrivate qualche anno fa sono diventate un esercito. Si nutrono dell’erba dei prati distruggendone il manto soffice e regolare e soprattutto lasciano ovunque tracce del proprio passaggio. Per questo i responsabili del mantenimento del college hanno iniziato a ragionare su un processo di contenimento della specie.
Oche canadesi si abbeverano a una pozza nei pressi del King's College
Da Gandhi ai topi
Quando però la notizia è trapelata ed è arrivata alle orecchie degli allievi, questi ultimi hanno reagito prima con una lettera accorata e ora con una vera e propria petizione. Nella missiva, indirizzata ai responsabili del collegio, si segnala che anche Gandhi sosteneva l’importanza della convivenza tra esseri umani e animali, mentre la petizione gioca su carte più concrete, parlando di un crimine che non va perpetrato. Da parte sua Philipp Isaac, responsabile delle questioni strutturali del College fondato da Enrico VI nel 1441, ha puntualizzato al Guardian che nessuno ha mai mosso un dito per difendere la comunità di topi, che aveva trovato modo di riprodursi in sovrannumero. Perché, si è chiesto, tanto problemi per le oche? A suo parere gli animali vanno ridotti perché il loro numero eccessivo ha un’incidenza sullo stato dei prati e dei giardini del college e perché stare dietro alle pulizie diventa davvero molto complicato.
Lo sfratto
Ragioni che gli studenti non vogliono sentire. Un quarto del corpo studentesco ha sottoscritto la petizione, che chiede che gli animali siano trattati con rispetto, perché sono esseri «senzienti», che meritano attenzione e hanno un valore intrinseco. Uccidere le oche, ovviamente, non è un’opzione da considerare e del resto neppure i vertici del King’s College lo avevano fatto. Per ridurre la popolazione starnazzante si erano definiti altri sistemi, come ad esempio la cattura dopo aver piazzato gabbie con il mais sedativo e poi l’allontanamento. Al momento alcuni inservienti se ne vanno in giro con il buio, portando delle torce a laser per spaventare i pennuti e metterli in fuga, ma pare che gli effetti siano ridotti.
Il verso dell’oca
L’altra ipotesi che è stata considerata prevede di installare un amplificatore che diffonda periodicamente il suono di un’oca sofferente, in modo da spingere le sue simili a cambiare zona, nel timore di incorrere nella sua stessa sorte. Un’idea che probabilmente avrebbe un impatto sulla quiete del luogo peggiore di quello prodotto al momento dal nugolo di oche che passeggiano vicino alle antiche mura. E che, a giudicare dalla petizione, non disturbano i giovani studenti, che anzi trovano i palmipedi di compagnia e sono abituati a vederli gironzolare. Un piacere non condiviso dagli inservienti, costretti a rincorrere gli animali o a inseguirli tra vialetti e prati per raccogliere le deiezioni. In modo da lascianre i giardini puliti e comodi, per gli allievi che cercano uno spazio agreste dove riposare e studiare.
e questo è il link all'articolo del Guardian dell' 11 marzo

mercoledì, febbraio 15, 2017

Le oche lombardelle si preparano a lasciare le foci dell'Isonzo


Sono oltre 4000 le oche lombardelle che, arrivate dalla Siberia,  stanno trascorrendo l'inverno sulle rive delle foci dell'Isonzo.  Alle prime luci dell’alba, dopo aver trascorso la notte in mare, scendono nei campi per alimentarsi in questo lembo del Friuli Venezia Giulia, nella Riserva naturale regionale Foce dell'Isonzo
Il maggior numero di oche è all' Isola della Cona, un ambiente intatto, ideale per la sosta invernale dei palmipedi.


Ma non ci sono solo le Lombardelle in questo accogliente laguna si stima che le oche in attesa di ripartire siano in tutto oltre 6000.
In questi giorni stanno facendo le prove generali per il lungo volo che le attende.
Alcune faranno un viaggio più breve, torneranno nella Repubblica Ceca, in Ungheria, in Germania o in Polonia. Per le Oche lombardelle e per l'Oca lombardella minore  invece la strada  sarà più lunga, infatti dovranno arrivare nelle zone sub -artiche della Russia.
Poterle ancora vedere, in questi giorni all'Isola della Cona  è un'occasione da non perdere.




Acquerello

Me ne sono innamorata a prima vista
Atmosfera rarefatta, algida.
Queste oche canadesi sono velate da una nebbia monocroma che ci fa solo immaginare un paesaggio aperto
Qui trovate il link all'immagine originale che ho dovuto catturare per poterla inserire in questa pagina
Il nome della pittrice è Clara Fruggeri

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