venerdì, novembre 30, 2007

Le paperine gialle del Liffey

Concludevo il precedente post su questo argomento chiedendomi che fine fanno le paperine gialle che partecipano alle corse nei fiumi.

Ho trovato risposta a questa domanda per quello che riguarda le 150.000 paperine gialle irlandesi.
Facciamo un passo indietro: la raccolta di fondi per l'ospedale avveniva tramite la sponsorizzazione di ciascuna paperina. Ogni rubbaduck veniva registrata e il relativo numero veniva abbinato ai fini della gara,al nome della persona sponsor.
Alla fine della corsa la maggior parte delle papere fu recuperata e messa via in attesa di un altra manifestazione di questo tipo. Ma un migliaio sfuggirono al ripescaggio, rimasero libere e furono portate dalla corrente del Liffey fino al mare.
Arrivate nella baia le papere, evidentemente non aduse a spazi sì ampi, ebbero un attimo di timore e si sparpagliarono per ogni dove.

Fu così che tempo dopo, alcuni giovani membri del locale circolo nautico pensarono di recuperare le papere transfughe per restituirle al proprietario (sponsor, raccogliendo così altri fondi per l'ospedale.
La divertente iniziativa è documentata in un apposito sito, dove si tiene rigorosamente traccia dei ritrovamenti. L'ultimo segnalato è di pochi giorni fa: 25 novembre 2007 . Si tratta della papera Aaloki.
Ma torniamo a quello che successe più o meno nell'estate del 2006
Gran parte delle papere fu recuperata nei primi giorni dell'operazioneOvviamente, data la permanenza in ambienti non esattamente puliti, man mano che si ritrovavano le papere dovevano essere oltre che recuperate anche spulizzite a dovere.

censite

e alla fine consegnate a destinazione

domenica, novembre 25, 2007

Macchia gialla nel Liffey

Per i visitatori abituali di questo blog o del sito Mondopapera non sarà difficile riconoscere l'origine di questa ampia macchia gialla sul fiume Liffey (Dublino, Irlanda).

Indovinate un po' quante sono?
150.000 rubbaduck.
Un bello spettacolo, vero?
Erano state varate il 3 giugno del 2006 nel fiume Liffey allo scopo di raccogliere fondi per il locale ospedale dei bambini.Mi chiedo cosa poi ne sia di queste paperine. 150.000 sono tante. Arrivano al mare? Vengono recuperate dagli organizzatori? Ce le ritroveremo tra 30 anni con un nuovo Ebbesmayer a seguirne le tracce?

martedì, novembre 20, 2007

Era l'ora

Finalmente ho inserito sul sito un'altra bella tranche di foto della mia collezione privata.
Chi le volesse vedere clicki qui: si dovrà sciroppare tutte le vechie miniature per arrivare in fondo alla pagina, dove finalmente troverà il link per la seconda pagina, quella con le nuove miniature.
Perché non metto subito il link alla nuova pagina? Semplice:perché sono perfida e così mi becco pure una pagina visitata in più.
Ovviamente il lavoro è sempre in corso: mancano altre foto e mancano tantissime didascalie. L'obbiettivo è quello di avere una pagina per papera con descrizione , materiale, provenienza e -magari- aneddoto.
Quando visitate il sito di MondoPapera non tralasciate una visita alla pagina degli ospiti dove , in posizione d'onore, trovate la prima, e per ora unica oltre a me, collezionista italiana con sito dedicato alla collezione.
Avete indovinato cos'è l'oggetto della foto?

sabato, novembre 17, 2007

Famiglia di papere

Trovo che questo portaspazzolini da denti paperesco sia molto divertente.
Guardate le espressioni diverse e sorridenti delle cinque paperine: mettono di buonumore anche di prima mattina, quando, insonnoliti e irritati dal suono della sveglia, ci trasciniamo in bagno per le abluzioni rituali.
Avete deciso che non può proprio mancare dal vostro bagno e siete disposti ad investire ben 5 sterline ? allora andate qui
Anche se io penso che quelle due ventose non possano reggere a lungo il peso di 4 spazzolini, piuttosto lo appiccicherei sul bordo del monitor come paperornamento.

mercoledì, novembre 14, 2007

Fai schiudere il tuo uovo di papera!

Aggiunta del 2-6-2008: Dopo una serie di post e di e-mail che mi auguro caldamente siano stati scritti da persone in vena di prendersi burla di me, ritengo comunque utile chiarire bene anche ai meno perspicaci che quanto scritto in questo post non si riferisce a papere VIVE e a uova VERE, ma a gadget giocattoli, pupazzi... insomma roba FINTA


Mi lascia perplessa. Sicuramente farà inorridire Ross e tutti quelli che come lei hanno papere e uova vere a disposizione.
Ma tant'è! Noi poveri cittadini se vogliamo veder schiudere un uovo di papera dobbiamo accontentarci di questo gadget.
Allora, come funziona?
Si prende l'uovo integro, lo si piazza per 24 ore nell'acqua. Avete letto bene: l'acqua si sostituisce al nido e al calore delle piume materne.
Dopo 24 ore l'uovo si apre e bisogna estrarre il pulcino (da solo questo pulcino non esce).
A questo punto si ripiazza il pulcino nell'acqua.
Di nuovo l'acqua si sostituisce non solo alle piume materne, ma anche al cibo. Infatti stando nell'acqua il pulcino cresce.
Et voilà: avete il vostro paperino nato e cresciuto senza sporcare e senza disturbare troppo.

Forse era meglio il Tamagochi!

domenica, novembre 11, 2007

Ancora papertorte

Le torte a forma di papera sembrano proprio impazzare sul web. Inizio a sospettare che non siano poi così difficili da realizzare, anche se sembrano pittosto laboriose soprattutto per la parte estetica. Insomma la rete pullula di pasticceri duckling-lovers.
Questa nella foto è di Tsunami che nella sua scheda dichiara come passioni la cucina e gli animali. Ovviamente!

giovedì, novembre 08, 2007

L'acqua della fontana di Trevi si tinge di giallo

Non limitiamoci al rosso, il giallo le dona.
L'elaborazione grafica della fontana di Trevi è di Lameduck (che potete vedere nell'angolo in basso a destra).
In occasione della sua Vacanza Romana le avevamo raccomandato un colpo di mano paperesco: riempire la celebre fontana di rubbaduck.
Dopo l'acqua rossa così sarebbe arrivata ai telegiornali la papera gialla.
Il tempo stringeva, procurarsi la materia prima paperosa sembrava impossibile, ma Lameduck è riuscita ugualmente a non deluderci!

mercoledì, novembre 07, 2007

San Martino? no grazie!

Il santo più odiato dalle oche? San Martino.
La leggenda del povero e del mantello diviso a metà non c'entra nulla con i sentimenti delle povere pennute, ecco cosa ho trovato oggi sul Corriere della Sera:

Vittime predestinate - Un gruppo di di oche approfitta di un'«ora d'aria» nel
recinto della fattoria in cui sono allevate a Kuhhorst, nella Germania orientale. Ciascuna di loro ha raggiunto il peso di almeno 3,8 kg ed è per questo pronta a finire macellata in vista del giorno di San Martino (11 novembre), che viene celebrato con particolare devozione oltre che in Germania anche in diverse zone delle Fiandre, nei Paesi Bassi e in Austria

fonte: Corriere della Sera 7-11-07

lunedì, novembre 05, 2007

Un insolito punto di vista

Splendida foto vero? Per quello che mi riguarda è la prima volta che vedo un'immagine del genere. Si tratta di una delle foto naturalistiche più belle pubblicate sul sito del Museo di Storia Naturale di Londra.

In GB, luogo di nascita del concetto stesso di museo, i musei sono molto belli. I siti dei musei non sono da meno. Raccomando infatti una visita.
Questa immagine partecipava al concorso indetto dal museo per la miglior foto naturalistica. Concorreva nella sezione Ritratti di Animali. L'autore è Graham Eaton, il titolo "Mallard's-eye view". ( il mallard è il maschio del Germano).
questo è il commento dell'autore alla foto

‘It was a cold October day and I was diving in Llyn Padarn, north Wales, to get the local mallards used to me. I wanted a shot of one feeding under water. This one came for a look every day. One day when there was clear water and a still surface, my nosy friend swam over and I saw the shot, a frame of sunburst.’ Mallards are dabbling ducks. They forage for insects and occasionally fish near the water’s surface or up end to reach food deeper down. British mallards may live in the UK all year round, while many Icelandic and northern European birds only spend winter in the UK. While the female is brown, the male has a distinctive metallic green head, brown breast and white neck ring.

Nikon D200 + Nikon 12–24mm lens at 12mm; f11 at 1/125 sec; ISO 100; Sea & Sea housing; two Sea & Sea YS 90 strobes.

Qui vedete la foto della papera, ma ce ne sono tante altre che vi assicuro vale la pena guardare

giovedì, novembre 01, 2007

Sitting Duck

Create alla fine degli anni '70 da Michael Bedard le Sitting Ducks mi hanno sempre colpito per certe loro atmosfere che a volte ricordavano alcuni quadri di Hopper. Nacquero come una serie di litografie dalle atmosfere surreali o idilliache. Non dimentichiamoci che Sitting Duck nel gergo del tiro al piattello sta a significare un bersaglio facile da colpire.
Nel 1998 le papere divennero protagoniste, insieme al coccodrillo, di un libro per bambini.

In questo libro Ducktown è l'idilliaca città dove le papere bianche vivono felici e ignare all'ingrasso. In quello stesso periodo nasce anche il cartone animato dedicato alle Sitting Duck. Il cartoon si arricchisce di personaggi:

Bill - il papero smilzo che condivide l'appartamento con il pappagallo Jerry
Aldo - l'alligatore amico di Bill che vive a Swampwood, criticato dai suoi simili che lo definiscono spregiativamente un duck lovers

Bev- la proprietaria del Decoy Cafe, dove vanno a mangiare tutti i paperi . E' una papera dolce che con il nome di Madam Bevousky legge la fortuna agli abitanti di Ducktown.

Ed, Oly e Waddle - i 3 fratelli vicini di casa di Bill, tre adorabili perdenti

Cecil - il dentista di Ducktown che parla con accento British . Ovviamente Aldo è il suo unico cliente, visto che gli altri abitanti di Ducktown non hanno denti.

Claire - moglie di Cecil, gestisce il jawbreaker di Ducktown.

Ovviamente le papere sono lo snack preferito dei coccodrilli:

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