Oche in garage?!?
Dal Mattino di Napoli del 20 febbraio mi arriva l'ennesima prova che le nostre amiche pennute sono ottimi animali da guardia.
Quello che mi sfugge è il perché vivano in n garage. Spero che sia solo il loro ricovero notturno.
CASORIA. Erano convinti che nel mettere a segno il furto tutto sarebbe filato liscio come l'olio. Ma i ladri che ieri notte si sono intrufolati in un garage di un palazzo al civico 43 di via Vittorio Emanuele non potevano sapere che avrebbero trovato una inaspettata quanto sgradita sorpresa, peggio ancora di porte di sicurezza e antifurti.
Ad attendere i malviventi c'erano, infatti, diverse oche e galline che il proprietario del box è solito allevare da qualche tempo. E le più agguerrite avversarie dei delinquenti sono state soprattutto le oche che hanno incominciato a starnazzare a più non posso svegliando i residenti e mettendo di fatto in fuga i ladri i quali, per evitare di essere scoperti, ovviamente hanno dovuto abbandonare i loro propositi.
Probabilmente si tratta degli stessi malviventi, non è escluso – da alcune testimonianze - che possano essere di etnia rom, che la sera precedente in un fabbricato di via Carlo Verre, a qualche decina di metri da quello preso di mira ieri notte, si sono intrufolati in una cantina portando via quattro damigiane di vino.
«Siamo in balia della delinquenza più svariata – affermano alcuni abitanti della zona – da tempo chiediamo inutilmente maggiori controlli a garanzia e a salvaguardia dell'incolumità di centinaia di famiglie. Forse per sentirci sicuri dobbiamo avere tutti un'oca in casa?».
I residenti chiedono anche di controllare i movimenti, spesso ritenuti sospetti, in città e soprattutto nella zona della stazione ferroviaria di zingari che provengono dall'accampamento del Cantariello e altri stranieri senza apparente fissa dimora.
«Non vogliamo colpevolizzare alcuno né passare per razzisti ma una cosa è certa: questa gente che gira per la città senza una meta precisa e si intrufola nei palazzi e nei negozi per chiedere l'elemosina sicuramente non ci tranquillizza per quanto riguarda la sicurezza di ciascuno di noi», dice Anna, casalinga di via Verre.