
Questa statuina è in vendita su svariati siti USA a circa 30-40$
Non la comprerei mai, ma lo sguardo malizioso di Paperina è da notare!
Buon 2011 a tutti!



Questa paperina argentata è più piccola delle precedenti, misura solo 3,8 cm.Sei mesi sul campo per documentare, per il National Geographic, la vita dei cigni selvatici. Centinaia di ore passate pancia a terra sul ghiaccio, o con i piedi a mollo in un appostamento in una torbiera nel cuore della taiga. Con le sue fotografie, Stefano Unterthiner ci racconta un altro capitolo della vita animale. Dal Giappone alla Svezia alla Finlandia: un lungo e avventuroso viaggio nel mondo incantato e misterioso di una specie simbolo di una natura affascinante e incontaminata. La storia degli “angeli dell'inverno” comincia in un giorno di tempesta.
insieme al libro c'è un DVD di "dietro alle quinte" di 22 minuti dal quale è stato estratto il filmato precedente.Stefano Unterthiner ha iniziato a fotografare la natura da ragazzo sulle Alpi italiane, in compagnia dello zio Paolo.
Camosci, volpi e galli forcelli sono stati i suoi primi soggetti, e il Parco Nazionale del Gran Paradiso la sua palestra.
All’età di trent’anni, dopo aver ottenuto un dottorato di ricerca in zoologia, Stefano decide di dedicarsi a tempo pieno alla fotografia, diventando in pochi anni uno tra i più noti e apprezzati fotografi naturalisti. Oggi le sue immagini sono premiate regolarmente al Wildlife Photographer of the Year, il più grande concorso internazionale di fotografia naturalistica, e i suoi lavori sono pubblicati dalle più importanti riviste internazionali. Dal 2009, Stefano ha cominciato a fotografare anche su incarico del National Geographic, producendo diverse storie per la prestigiosa e autorevole rivista americana. Stefano viaggia regolarmente, in compagnia della moglie Stéphanie, alla ricerca di nuovi soggetti per le sue storie fotografiche.
È specializzato nel racconto della vita degli animali, cosa che lo porta a trascorrere lunghi periodi a stretto contatto con i suoi soggetti. Ma soprattutto, è profondamente coinvolto nelle problematiche ambientali con un particolare interesse per le relazioni uomo-natura. Dal marzo del 2007 è membro dell’ILCP (International League of Conservation Photographers).
Gli angeli dell’inverno è il suo sesto libro fotografico.
www.stefanounterthiner.com
Per i libri e le stampe d’arte di Stefano Unterthiner, visitate al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, la Little Wild Gallery www.littlewild-gallery.com
Con un’imponente apertura alare, il cigno selvatico è il Jumbo Jet nella flotta degli uccelli acquatici.
Un cigno adulto nella regione di Kainuu, ai confini orientali della Finlandia, protegge i suoi piccoli, nati in giugno.
I cigni selvatici spiccano il volo in prevalenza sull’acqua, ma possono farlo anche da terra, aiutandosi con una breve corsa e il battito delle ali potenti. A volte volano ad alta quota - uno stormo di cigni selvatici è stato avvistato da un pilota a un’altitudine di 8.200 metri - e i loro voli migratori equivalgono a maratone.
Un cigno selvatico spiega le ali in una vistosa esibizione di trionfo.
Pallidi come la luce della luna, i cigni selvatici si apprestano a trascorrere la notte su un tratto ghiacciato della Baia di Notsuke, a Hokkaido. «Non sono timidi», dice Unterthiner. Spesso la gente dà loro da mangiare: «Un vantaggio per il turismo, non per i cigni», sostiene un biologo giapponese.
Non sbrilluccicano, ma mettono allegria queste 6 paperine con la sciarpina e il berrettino alla Babbo Natale.
Quando l'ho vista ho pensato subito al primo Terminator, ma poi osservandola bene anche io, come Ross, ne sono rimasta affascinata.
Primi freddi, mani gelate?
Secondo gli studiosi questo è il più antico dipinto dell'umanità. Ha 4600 anniSi tratta di un fregio scoperto nel 1871 dalla spedizione di Auguste Mariette a Meidum nella mastaba di Nefermaat e di Atet sua consorte. Nefermaat era il figlio del faraone Snefru (IV dinastia).
Poiché sono estremamente rare le opere risalenti all'Antico Regno, questo reperto ha una notevole importanza, soprattutto per l'ottimo stato di conservazione in cui ci è giunto.
Il fregio non è molto grande, misura solo di cm 27 di altezza e cm.172 di lunghezza.
L'originale, come vi dicevo, si trova al Museo del Cairo, mentre al British Museum c'è una copia.
Era situato nella sala di Atet, si pensa che raffiguri una scena di caccia sulle rive del Nilo .
Fu realizzato con pittura su stucco, opposto dell'affresco, con notevole tecnica pittorica. Rappresenta in modo simmetrico sei oche, divise in due gruppi speculari, molto realistiche nella forma e nei colori. Nel periodo dell'Antico Regno l'arte pittorica egizia ebbe la massima attenzione per i dettagli di animali e piante, tanto che ancora oggi è possibile individuare la specie delle oche osservando il piumaggio: razza Lombardella e razza Barnacle.

L'oca era un animale sacro nell'antico Egitto. La versione egizia del mito dell'"uovo del mondo" vuole infatti che il dio Ra, ovvero il sole che dà calore ed energia a ogni forma di vita, sia nato da un uovo deposto da un'oca su un tumulo primordiale, in mezzo alle acque che costituivano l'esistente.
L'oca come madre di tutte le cose: suggestivo, vero? :)
"Sapevo che la gente non si interessa tanto agli animali, ma tutti si interessano al sesso... e gli animali fanno delle cose tremende!"Se vi è piaciuto allora date un occhiata al "dietro le quinte"


La discriminazione è umana, la tolleranza è animale: lo dimostra uno studio australiano sull’omosessualità fra gli uccelli.La ricerca condotta dall’Università di Newcastle tra le oche selvatiche ha dimostrato che quasi un quinto di tutte le coppie stabili è costituito da due maschi e non è un caso isolato: sono oltre 130 le specie di uccelli note per avere relazioni omosessuali occasionali.
Questo comportamento ha stupito gli studiosi che ipotizzavano, ragionando in termini evolutivi, che le relazioni tra individui dello stesso sesso riducessero le possibilità di riproduzione: ma questa teoria è stata smentita.
Sembra, infatti, che quando le responsabilità della famiglia sono equamente divise tra maschio e femmina, gli individui tendano a occupare il “tempo libero” per instaurare relazioni con volatili dello stesso sesso oltre che con uccelli di sesso opposto, mantenendo uno standard di riproduzione nella media.
In particolare, gli uccelli maschi sono soliti avere flirt con altri individui dello stesso sesso. Le manifestazioni di omosessualità vanno dal corteggiamento elaborato tramite contatti genitali alla scelta di convivere per crescere la prole.
Si è osservato, infatti, che in alcune specie gli uccelli omosessuali formano delle vere e proprie famiglie allevando i nuovi nati, avuti da partner esterni alla coppia, e convivendo per diversi anni.
Nel 2007, il biologo Geoff MacFarlane, dell’Università di Newcastle, in Australia, ha dichiarato che il comportamento omosessuale maschile è più frequente nelle specie di uccelli poligami, dove il maschio ha anche rapporti con altre femmine e che il comportamento omosessuale femminile sarebbe più frequente nelle specie monogame, laddove è il maschio a prendersi cura dei piccoli.
Lo studioso con il suo team ha analizzato 93 specie di uccelli con attitudini omosessuali, le cui manifestazioni vanno dal contatto dei genitali alla scelta della convivenza, e ne ha rilevata una manifestazione pari al 5%, dimostrando inoltre, la correlazione tra l’organizzazione di un determinato gruppo e il comportamento omosessuale.
Secondo l’indagine in alcune specie non sono entrambi i partner che si occupano dei piccoli e quando è la femmina a occuparsi dei piccoli, il maschio ha la possibilità di relazionarsi con uccelli non solo del sesso opposto ma anche dello stesso sesso.MacFarlane spiega che dietro i comportamenti degli uccelli si celano dei significati antropologici di organizzazioni dei gruppi.
Le attitudini omosessuali non farebbero altro che rafforzare la collaborazione e l’identità sociale del gruppo, aumentando l’aiuto reciproco nei periodi di difficoltà oltre che favorire la difesa del territorio.
Anche tra gli uccelli le relazioni sono alla base dell’organizzazione sociale, ma, non esistendo il pregiudizio, questi vivono con maggiore libertà.
Geese fly just after sunrise Wednesday, Sept. 22, 2010, the last day of summer, in Portland, Oregon. (AP Photo/Rick Bowmer)
alzavole
Lo starnazzare avvertì del pericolo l'ex Console Marco Manlio e gli altri i romani assediati., che così poterono respingere l'attacco in attesa dei riforzi.
Non è relativa al fiume veneto, ma le dimensioni a cui arrivano questi bestioni sono evidenti!(AGI) - Perugia, 20 ott. - E' entrata in funzione, a Pian di Massiano di Perugia, la trappola per tartarughe d'acqua progettata dai tecnici della Provincia e ispirata ai modelli americani. Da qualche giorno il dispositivo viene sperimentato nel laghetto presso il percorso verde cittadino, dove e' stato collocato per catturare le numerose tartarughe presenti che costituiscono una minaccia per l'avifauna locale, composta prevalentemente da anatre. E sono gia' una trentina gli esemplari, dai 15 ai 25 centimetri di lunghezza, finiti 'in rete'. Si tratta di una sperimentazione messa in atto dai tecnici del Centro ittiogenico di Sant'Arcangelo, sotto la direzione dell'ittiologo Mauro Natali, su richiesta e in collaborazione con il Comune di Perugia che aveva ravvisato la necessita' di intervenire presso il laghetto dove un numero elevato di tartarughe d'acqua da tempo sta creando problemi alla tradizionale avifauna. Come spiega Natali, la 'Tarta trap' (due metri per uno), e' composta da un tubo galleggiante di plastica ed una rete metallica, che sfrutta il 'basking', ovvero il fenomeno per cui le tartarughe ricercano il sole per l'esigenza di termoregolarizzare il proprio corpo. La trappola e' stata appoggiata sul pelo dell'acqua e su di essa dunque risalgono gli animali quando sentono il bisogno di esporsi al sole. Ma una volta raggiunta la rete metallica, il dispositivo impedisce loro di poterne uscire, senza pero' arrecargli alcun danno. Gli esemplari catturati vengono poi trasferiti dai tecnici della Provincia, che periodicamente effettuano controlli sul posto, presso il Centro ittiogenico di Sant'Arcangelo dove esiste un rifugio, unico in Italia, per tartarughe d'acqua abbandonate. La trappola verra' tenuta in azione per circa un altro mese, fino cioe' a quando le testuggini entreranno in letargo, per poi tornare ad essere utilizzata a partire dalla prossima primavera. Si stima che siano alcune centinaia le tartarughe presenti nelle acque del laghetto di Pian di Massiano.(AGI) cli/pg/mld
Per Halloween anche le papere si sono organizzate: costumino da tigre e secchiello a forma di zuccaUn’antica leggenda irlandese racconta che Stingy Jack, un buono a nulla violento e beone, una vigilia di Ognissanti anziché andare in Chiesa a pregare per le anime dei defunti, si prese una sbronza colossale.
All’improvviso gli comparve il Diavolo, decisamente intenzionato a portarsi a casa l’animaccia di quel peccatore.
Ma poiché era un Diavolo abbastanza gentile, gli disse di esprimere un ultimo desiderio prima di finire tra le fiamme dell’Inferno.
Jack rispose che avrebbe voluto bere un ultimo bicchierino ma dato, che non aveva un soldo, chiese al Diavolo di tramutarsi in una monetina da 6 pence.
Il Diavolo acconsentì e una volta tramutato in soldino venne infilato da Jack nel suo portafoglio, che aveva una grande croce in filigrana d’argento ricamata sopra.
Ovviamente il Diavolo, grazie al sacro simbolo, rimase intrappolato.
Dopo una lunga, estenuante discussione, Satanasso accettò un patto: quello di rimandare di un anno esatto la morte di Stingy Jack in cambio della libertà.
Esattamente la sera della Vigilia di Ognissanti dell’anno dopo, il Diavolo si presentò all’appuntamento...
L'arrivo anticipato dei cigni siberianio è guardato con preoccupazione dai sudditi di sua maestà. Infatti un’antica tradizione popolare dice che l’arrivo anticipato del cigni Bewick segnali l’inizio dell’inverno. Di un lungo e rigido inverno, come racconta il Telegraph.
I Bewick sono atterrati nella riserva naturale di Wildfowl e Wetlands Trust a Slimbridge, nel Gloucestershire. James Lee, il guardiano della riserva, ha spiegato che secondo i metereologi quest’inverno sarà freddo come lo scorso, e l’arrivo anticipato dei Bewick lo dimostra. Anzi, «potrebbe significare che stiamo entrando in un inverno ancora più freddo».
se volete saperne di più guardate il filmato. Se fossi più vicina ci andrei, sembra carino!
Tempo di zucche.
Metro titola Cavallo adotta famiglia di paperelle. Io mi chiedo se non sia stata piùttosto la famiglia ad adottare il cavallo per fini utilitaristici.Per la versione in italiano ringrazio il blog Amami!And his neigh-bourhood watch service has proved a real life-saver for the new brood.
Champion horse Topper took the ducklings under his wing – well, hoof – after allowing their mother, Lola, to lay a dozen eggs in his stable.
He kept watch over them for a month before they hatched and then scared away foxes and dogs that got too close.
‘Far from being upset, Topper really likes his little duck family,’ said Kim Stevens, yard manager at the stables in Milland, West Sussex.
‘He was in and out of the stable all the time but every time he came back in, the first thing he did was look around to make sure they were still there.’
It is thought Lola moved in with Topper after her last lot of eggs were eaten by a fox. Before the new batch hatched, staff moved them to a safe corner of the straw so Topper, who was recently ridden to victory at the British Open Indoor Cross Country, did not accidentally squash them.
Now the wonder horse is facing up to empty-nest syndrome. Lola recently moved to a nearby pond, with the lucky ducklings trailing behind her.
fonte metro.uk
Topper, un cavallo da corsa, ha preso sotto la sua protezione 11 anatroccoli che ha visto nascere.Infatti Lola, mamma anatra, ha deposto e covato le uova proprio nella stalla dove vive il campione.
Insieme alla sua coinquilina palmata, Topper ha fatto la guardia alle uova per un mese, finché non si sono schiuse e sono nati i pulcini che il cavallo ha protetto scacciando qualsiasi animale si avvicinasse troppo. Soprattutto volpi e cani.
“Topper adora gli anatroccoli e la loro mamma, credo che si senta un po’ parte della famigliola”, ha dichiarato Kim Stevens che lavora nell’allevamento di cavalli da corsa a Milland, in Inghilterra.
“Il cavallo entra ed esce dalla stalla continuamente e durante il periodo di cova la prima cosa che faceva quando rientrava era controllare l’angolo in cui c’era l’anatra, per vedere se fosse tutto a posto”.
Lola si è trasferita nella stalla di Topper dopo che aveva perso la maggior parte della nidiata precedente, mangiata da una volpe.
Purtroppo tra un po’ il campione, reduce dalla vittoria della British Open Indoor Cross Country, dovrà affrontare la sindrome del nido vuoto perché Lola e gli anatroccoli si trasferiranno presto in uno stagno vicino all’allevamento.
Se Topper dovesse cominciare a deprimersi, sarà necessario trovargli un’altra compagnia, probabilmente una capretta o un cagnolino.