Dedicato a tutti quelli che ogni tanto passano a cercarmi, sperando di ritrovare NonnaPapera.
Grazie per il vostro affetto, vi auguro un buon Natale, soprattutto vi auguro di trascorrerlo in compagnia di quelli che amate, di quelli che vi vogliono bene.
sabato, dicembre 22, 2012
mercoledì, luglio 04, 2012
Corsa delle papere nel Gusa
Dato che il ricavato andrà in beneficenza, esco un attimo dalla mia apnea solo per riportare questa segnalazione che è arrivata come commento a un mio post dell'anno passato:
Sto organizzando una regata di paperelle il giorno 27 ottobre 2012 a Garda nel fiume Gusa, naturalmente il ricavato andrà in beneficienza, partecipate!!!Grazie a tutti per i messaggi che mi avete mandato. Come ho scritto nel post precedente non ho più l'animo leggero che questo luogo richiede. Nulla è più come prima.
Marzio Dal Cin
Lions Club San Vigilio Garda Orientale
giovedì, marzo 29, 2012
La vita spezzata
Esattamente da un mese la mia vita si è interrotta, spezzata. Manca una parte di me.
A soli 48 anni il compagno della mia vita è morto.
Il blog non sarà più alimentato. Sono terminati i post automatici che avevo programmato ben prima di un mese fa.
Non so se e quando avrò di nuovo voglia di scrivere qui.
Questo luogo richiede un animo leggero che io adesso non ho più.
Forse un giorno riprenderò per lui. A lui piaceva tanto il mio blog, piacevano tanto le mie papere.
Cinzia
A soli 48 anni il compagno della mia vita è morto.
Il blog non sarà più alimentato. Sono terminati i post automatici che avevo programmato ben prima di un mese fa.
Non so se e quando avrò di nuovo voglia di scrivere qui.
Questo luogo richiede un animo leggero che io adesso non ho più.
Forse un giorno riprenderò per lui. A lui piaceva tanto il mio blog, piacevano tanto le mie papere.
Cinzia
mercoledì, marzo 28, 2012
OCHE - IL SANGUE SCORRE NELLE VENE

Ancora un altro libre dove oche, anatre o papere fanno parte della storia e talvolta ne divengono metafora
OCHE - IL SANGUE SCORRE NELLE VENE
Henry è un ragazzino di etnia Yoruba. È un ex bambino-soldato. Vive con la famiglia adottiva a Torino, città in cui continua a sentirsi e rimarrà sempre straniero. Ed estranei alla propria esistenza sono anche Davide e Nadia, che Henry incontra casualmente tra neonazisti "collinari" di periferia e un branco di oche di fiume.
Tre solitudini post adolescenziali diventano una zoppicante, incerta amicizia sullo sfondo di una città inaridita, ipocrita, senza memoria né umanità. Una città simbolo della società in cui, a chi è solo, rimane come unico rimedio la possibilità di "annegare". Il fiume taglia la città, la attraversa come una vena che raccoglie controsensi, povertà, sogni, rabbia e sporcizia e, per chi ha il coraggio di seguirne il corso, porta fino al mare. Forse a uno spiraglio di speranza.
Oche: il sangue scorre nelle vene è la quinta configurazione dell'oracolo dell'Erindinlogùn, metodo di divinazione con cui, in una vasta area dell'Africa e del Sud America, il popolo Yoruba legge il futuro lanciando conchiglie di ciprea.
Autrice di fumetti per riviste come Mondo naif, Animals e Black, illustratrice per le maggiori case editrici italiane, Lorena Canottiere ha realizzato con Oche un graphic novel toccante e tagliente. Un intenso romanzo di formazione, un racconto sullo spaesamento dei migranti, una storia che parla di noi e delle nuove generazioni italiane.
Autore: Lorena Canottiere
Editore: COCONINO PRESS
Collana: OCHE - IL SANGUE SCORRE NELLE VENE
Prezzo: € 15,00
ISBN: 9788876181955
si può comprare qui
sabato, marzo 24, 2012
martedì, marzo 20, 2012
Nove paperine a bagno
mi fanno venire in mente le automobiline dell'autoscontro, o , per rimanere in tema di Luna Park, la vasca con i cigni galleggenti da pescare con il laccio.
Questa foto mi è arrivata per e-mail senza nessun dettaglio.
L'indizio dei due rubinetti al posto del miscelatore, su un lavandino nuovo mi fa supporre che sia stata scattata nel Regno Unito.
Questa foto mi è arrivata per e-mail senza nessun dettaglio.
L'indizio dei due rubinetti al posto del miscelatore, su un lavandino nuovo mi fa supporre che sia stata scattata nel Regno Unito.
venerdì, marzo 16, 2012
La ragazza più baciata del mondo
Questa fontana di fronte al vecchio Municipio è la statua più famosa di Gottingen (Germania).
La pastorella di oche è conosciuta come la "ragazza più baciata del mondo" in quanto ogni studente dell'università di Gottinga che consegue il dottorato di ricerca le dà un bacio.
L'impresa non è così semplice, data le dimensioni e l'altezza della fontana:
In altre città della Germania ci sono statue allo stesso tema: Monheim am Rhein, Hannover Steintor Plaz e Piazza Nikolsburger a Berlino.
Questa statua di Gottinga, non è molto antica, fu eretta nel 1901 per rimpiazzare la precedente fontana ormai molto malconcia.
Nel 1898 il municipio emise un bando di concorso per l nuova fontan, parteciparono molti artisti.Le autorità prediligevano il progetto neo gotico degli scultori Mehs and Jehs, mentre la popolazione a larga maggioranza si espresse a favore della Ragazza con le oche dell'architetto Heinrich Stöckhardt.
Di lì a poconacque l'usanza, da parte degli studenti universitari, di baciare la statua ad ogni esame superato.
Ma dopo la prima guerra mondiale il numero degli studenti che scalavano ubriachi la statua divenne eccessivo, così fu emanata una legge che proibiva la scalata alla fontana.
Ufficialmente la legge esiste ancora così gli studenti che passano gli esami si limitano a portare i fiori alla ragazza delle oche, e solo i dottorati continuano a dare la scalata alla fontana per baciare la ragazza, agghindati di tocco e di toga.
Una curiosità: la statua attualmente sulla fontana non è l'originale del 1901, ma una copia. L'originale è esposto nel museo civico. La legge che proibisce la scalata è tutt'ora vigente, ma sia l'università, sia la municipalità per la loro pubblicità usano le foto dei dottorati che baciano la Gänseliesel.
lunedì, marzo 12, 2012
giovedì, marzo 08, 2012
nuoto sincronizzato
domenica, marzo 04, 2012
Patolandia, la terra delle papere
In Spagna, tra Elche e Murcia, a poca distanza dall'autopista del Medierraneo, nella provincia di Alicante, c'è una cittadina dal nome di donna: Dolores.
Dolores, 7.000 abitanti e qualche migliaio di papere di gomma.
Per qualche imperscrutabile motivo a Dolores si trova Pato-landia, la terra delle papere.
Hanno paperelle di gomma e di lattice, hanno le bud e quelle da ... massaggio. Le hanno di tutte le dimensioni.
Chiedete e vi sarà fatto il preventivo compresi i costi di spedizione.
Parlano spagnolo e inglese.
http://www.pato-landia.com
pato.landia@mail.com
Dolores, 7.000 abitanti e qualche migliaio di papere di gomma.
Per qualche imperscrutabile motivo a Dolores si trova Pato-landia, la terra delle papere.
Hanno paperelle di gomma e di lattice, hanno le bud e quelle da ... massaggio. Le hanno di tutte le dimensioni.
Chiedete e vi sarà fatto il preventivo compresi i costi di spedizione.
Parlano spagnolo e inglese.
http://www.pato-landia.com
pato.landia@mail.com
sabato, febbraio 25, 2012
La chiamava becco di rame...
A Figline Valdarno (FI) c'è un veterinario che ha la passione di lavorare il rame. Un hobby indubbiamente poco comune, ma che è stato la fortuna di Ottorino.
Ottorino è una simpatica oca da compagnia, allevata cioè non per finire in pentola. La sua padrona, Paola, le è molto affezionata.Ottorino abita a Montevarchi, in campagna, come si addice a un'oca giudiziosa e per bene.
Di notte sta al calduccio nella sua stia, all'interno di un recinto che la protegge dai malintenzionati a due o a quattro zampe.
Una mattina come tante Paola va ad aprire la stia per far uscire Ottorino. Sulla neve Paola vede le impronte di una volpe, per fortuna cheOttorino era al sicuro!
Ma... orrore! il muso della papera è insanguinato, la volpe le ha strappato la parte superiore del becco!
Probabilmente quella notte Ottorino si era affacciata da una delle fessure della stia e la volpe l'aveva aggredita.
Paola la porta allora a Figline,dal veterinario. Ottorino senza becco non riesce a mangiare, è destinata a morire di fame.
Paola non si arrende, vuole bene alla sua oca, se gli umani mettono la dentiera le oche avranno una ... becchiera?
Paola chiede al dottor Alberto Briganti di mettere una protesi all'oca.
Ma in commercio non esiste niente del genere. Le becchiere non esistono.
Per fortuna di Paola e di Ottorino il dottor Briganti si filetta a forgiare il rame, così l'esperienza chirurgica e quella artistica di forgiatore del rame del medico si fondono e il veterinario crea una protesi in rame che per colore e consistenza può sostituire il becco mancante di Ottorino.
Grazie alla protesi beccale adesso Ottorino ha ripreso a nutrirsi.
Non si ha notizia di precedenti del genere. Il dottor Briganti è sicuramente un pioniere in questo campo.

A Montevarchi Ottorino ormai per tutti è l’oca bionica, scorrazza già felice con il suo becco luccicante.
Nella clinica di Figline Valdarno del dottor Briganti l’oca dal becco di rame invece rappresenta un grande successo professionale. «Non è mai stato svolto un intervento di questo genere, nè a livello nazionale nè internazionale. L’amore che questa famiglia ha dimostrato per la bestiola ha dell’incredibile, siamo orgogliosi di aver preso parte a questa bellissima storia d’amore».
venerdì, febbraio 24, 2012
mercoledì, febbraio 22, 2012
sabato, febbraio 18, 2012
il fiume di papere
La cosa più gratificante per chiunque tenga un blog è quella di ricevere commenti aai propri post. Basta poco, anche un solo "mi hai fatto sorridere".
Ma i visitatori italiani sono molto stitici, amano lurkare (e quanto lurkano!) ma non si sprecano in commenti.
A volte poi capitano le eccezioni, c'è chi ti scrive in privato mandando pure del materiale interessante, come ha fatto la cara Giulia che qui ringrazio.
Giulia mi ha segnalato questo filmato veramente notevole.
Siamo in Thailandia, nelle risaie di Pankhaton.
Il titolo del filmato dice "più di 2.000 papere", ma io credo che siano anche di più di 2.000.
E' da notare il movimento del gregge quando scende e subito risale dal fossato.
Ma i visitatori italiani sono molto stitici, amano lurkare (e quanto lurkano!) ma non si sprecano in commenti.
A volte poi capitano le eccezioni, c'è chi ti scrive in privato mandando pure del materiale interessante, come ha fatto la cara Giulia che qui ringrazio.
Giulia mi ha segnalato questo filmato veramente notevole.
Siamo in Thailandia, nelle risaie di Pankhaton.
Il titolo del filmato dice "più di 2.000 papere", ma io credo che siano anche di più di 2.000.
E' da notare il movimento del gregge quando scende e subito risale dal fossato.
martedì, febbraio 14, 2012
San duck Valentino
14 febbraio, di nuovo San Valentino.
Di nuovo pubblicità caramellose di cioccolatini, braccialettini più o meno economici ( le tasche degli innamorati persi sono più o meno vuote, si sa!) e altri gadget spenna-innamorati.
I pelouches con i cuoricini rossi vanno forte in questi giorni.
E di nuovo papere cuoricineggianti.
Ovviamente quelle più vistose vengono dall'altra sponda dell'oceano.
Vi propongo una coppia di leziosissime dressed duck, le papere da giardino che cambiano abbigliamento aseconda delle stagioni e delle ricorrenze:
I vestiti sono rigorosamente confezionati in casa, fa eccezione l'abitino da battesimo riciclato sulla papera femmina.
Personalmente alle leziose qui sopra, anche se home made, preferisco queste due rubbaduck qui sotto, altrettanto home made e rivisitate per l'occasione.
Non si tratta infatti di rubber duck commercializzate per san Valentino.
Niente cuoricini rosa stampati sul corpo delle papere.
La paperina nera punk, con il suo bravo collarino borchiato e l'espressione truce (truce quanto può esserlo una paperina di gomma!) porge il suo biglietto di S. Valentino a una paperina bianca dagli occhioni azzurri e dalle lunghe ciglia.
Buon San Valentino a tutti!
Di nuovo pubblicità caramellose di cioccolatini, braccialettini più o meno economici ( le tasche degli innamorati persi sono più o meno vuote, si sa!) e altri gadget spenna-innamorati.
I pelouches con i cuoricini rossi vanno forte in questi giorni.
E di nuovo papere cuoricineggianti.
Ovviamente quelle più vistose vengono dall'altra sponda dell'oceano.
Vi propongo una coppia di leziosissime dressed duck, le papere da giardino che cambiano abbigliamento aseconda delle stagioni e delle ricorrenze:
I vestiti sono rigorosamente confezionati in casa, fa eccezione l'abitino da battesimo riciclato sulla papera femmina.Personalmente alle leziose qui sopra, anche se home made, preferisco queste due rubbaduck qui sotto, altrettanto home made e rivisitate per l'occasione.
Non si tratta infatti di rubber duck commercializzate per san Valentino.
Niente cuoricini rosa stampati sul corpo delle papere.
La paperina nera punk, con il suo bravo collarino borchiato e l'espressione truce (truce quanto può esserlo una paperina di gomma!) porge il suo biglietto di S. Valentino a una paperina bianca dagli occhioni azzurri e dalle lunghe ciglia.
Buon San Valentino a tutti!
domenica, febbraio 12, 2012
venerdì, febbraio 10, 2012
Rubber Duck Regata
E' un filmato molto grazioso, da guardare con animo leggero. Gli amanti delle rubber duck riconosceranno senza dubbio le varie paperine.
lunedì, febbraio 06, 2012
giovedì, febbraio 02, 2012
Duck Village People
Avrei preferito la musica di Y.M.C.A. , ma non si può avere tutto.
Fantastiche, vero?
Fantastiche, vero?
lunedì, gennaio 30, 2012
Il corredo delle oche da giardino
In California, a Santa Monica c'è una gentile signora che ha piazzato nel suo giardino due grosse papere di plastica.
Cosa assai strana dalle nostre parti, molto meno per quelle latitudini.
Ma la cosa divertente è che la gentile signora confeziona con le sue mani gli abiti per le due oche, che cambino d'abito a seconda del periodo dell'anno.
In estate hanno completini da spiaggia come questo:
Al rientro a scuola si adeguano
e anche per halloween i loro vestiti si aggiornano
Cosa assai strana dalle nostre parti, molto meno per quelle latitudini.
Ma la cosa divertente è che la gentile signora confeziona con le sue mani gli abiti per le due oche, che cambino d'abito a seconda del periodo dell'anno.
In estate hanno completini da spiaggia come questo:
Al rientro a scuola si adeguano
e anche per halloween i loro vestiti si aggiornano
giovedì, gennaio 26, 2012
Ma dove mai andranno a dormire le anatre di Central Park durante l'inverno?

Capitolo IX
L'autista era un dritto. - Qui non posso girare, amico. C'è il senso unico. Ormai devo arrivare fino alla Novantesima Non avevo voglia di far discussioni. - D'accordo, - dissi. Poi, di colpo, mi tornò in mente una cosa. - Senta un po', -dissi. - Sa le anitre che stanno in quello stagno vicino a Central Park South? Quel laghetto? Mi saprebbe dire per caso dove vanno le anitre quando il lago gela? Lo sa, per caso? -Mi rendevo conto che c'era soltanto una probabilità su un milione. Lui si girò a guardarmi come se fossi matto. - Che ti salta fai testa, amico? - disse. - Mi prendi per fesso? - No, mi interessava, ecco tutto.
Capitolo XII
Ehi, Horwitz, - dissi. - Ci passa mai vicino allo stagno di Central Park? Giù vicino a Central Park South? - Al cosai - Allo stagno. Quel laghetto, cos'è, che c'è laggiù. Dove ci sono le anitre, sa?
- Sì, e allora? - Be', sa le anitre che ci nuotano dentro? In primavera eccetera eccetera? Che per caso sa dove vanno d'inverno? - Dove vanno chi? - Le anitre. Lei lo sa, per caso? Voglio dire, vanno a prenderle con un camion o vattelappesca e le portano via, oppure volano via da sole, verso sud o vattelappesca? Il vecchio Horwitz si girò tutto di un pezzo sul sedile e mi guardò. Aveva l'aria d'essere un tipo nervosetto. Non era affatto malvagio, però. - E come diavolo faccio a saperlo? — disse. - Come diavolo faccio a sapere una stupidaggine cosi? - Be', non si arrabbi per questo, - dissi. Era arrabbiato o che so io. - E chi si arrabbia? Nessuno si arrabbia. Io smisi subito di chiacchierare con lui, se doveva essere così maledettamente suscettibile. Ma fu lui stesso a riattaccare. Si girò tutto un'altra volta e disse: - I pesci non vanno in nessun posto. Restano dove sono, i pesci. Proprio in quel dannato lago. - Ma i pesci... è un'altra cosa. I pesci sono un'altra cosa. Io sto parlando delle anitre, - dissi.
Capitolo XII
Ho passato a New York tutta la mia vita e conosco Central Park come le mie tasche, perché da bambino ero sempre là a pattinare e a scorrazzare in bicicletta, ma quella notte sudai sette camicie a trovare quel lago. Sapevo benissimo dov'era - era proprio a due passi da Central Park South e via discorrendo - ma non mi riusciva di trovarlo. Dovevo essere più ciucco di quanto credessi. Continuavo a camminare, un passo dietro l'altro, e intorno a me tutto diventava sempre più buio e sempre più spettrale. Non vidi un'anima per tutto il tempo che restai nel parco. Meglio così. Probabilmente avrei fatto un balzo di almeno un chilometro, se avessi incontrato qualcuno. Poi, alla fine, lo trovai. Era mezzo gelato e mezzo no, ecco com'era. Ma non vidi nemmeno un'anitra. Feci tutto il giro di quel maledetto lago - a un certo punto per poco non ci cascavo dentro, anzi - ma non vidi un'anitra neanche a pagarla. Pensai che forse non ce n'erano, come niente dormivano o che so io vicino all'orlo dell'acqua, vicino all'erba e compagnia bella. Fu così che per poco non ci cascavo dentro. Ma non ne trovai neanche una.
i brani precedenti sono tratti da "Il giovane Holden" di Jerome D. Salinger
è forse il romanzo di formazione più amato nel mondo.
Holden Caufield è rimasto profondamente scosso dalla morte per leucemia del fratello maggiore Allie. Il ricordo di lui lo perseguita e gli rende difficile integrarsi nella società che lo circonda. Il ragazzo diciassettenne vive in conflitto con la famiglia e col conformismo dell'ambiente alto-borghese cui appartiene. La carriera scolastica è disastrosa e per scarso rendimento viene espulso dal collegio di Pencey. Decide allora di fuggire per andare a New York, dove trascorre alcuni giorni facendo nuove esperienze e conoscenze, lasciandosi andare alle sue fantasie e cercando un contatto con le persone senza riuscire a trovarlo. Il sesso, il jazz, gli spettacoli e gli altri divertimenti della società consumistica lo deludono, approfondendo il suo disagio esistenziale. Anche nel colloquio con il vecchio professore del college Antolini si delinea il divario fra la sensibilità del giovane Holden e il mondo degli adulti. Solo la sorellina Phoebe riesce a stabilire un contatto con lui e lo convince a tornare a casa. I genitori lo affidano ad uno psicanalista nella speranza che riprenda gli studi.
Tratto da l'Enciclopedia della Letteratura, Istituto Geografico De Agostini
lunedì, gennaio 23, 2012
Chacho e Jesus
Vi avevo già detto che non sempre i vicini di casa sono lieti di avere delle oche nel giardino accanto, vi racconto la storia di un altro problema di oca e vicinato:
L'oca nella foto qui sotto si chiama Chacho, l'uomo è Jesus Hernandez.

Jesus comprò Chacho per 5 dollari cinque anni fa, quando il paperino era solo un delizioso minuscolo piumino candido.
Dopo due anni, quando Chacho era ormai diventato adulto e da brava oca difedeva la casa e il giardino, i vicinini incominciarono a lamentarsi degli starnazzamenti. Chacho sapeva far bene la guardia!
Così Jesus, con le lacrime agli occhi, lo portò nel parco cittadino dove sperava che Chacho facesse amicizia con le altre anatre.
Per tre volte l'oca, vedendo andar via il suo umano, lo seguì di corsa pronta a salire in auto, e per tre volte Jesus la riportò al laghetto piangendo. Non poteva riportarla a casa.
Alla fine con un trucco chiuse Chacho fuori dall'auto e se ne andà da solo.
Da allora tutte le settimane, due volte alla settimana, Jesus va al parco a trovare Chacho. Gli porta il pane ai cereali (il suo preferito), e trascorre un po' di tempo con il suo amico pennuto.
Se Jesus si addormenta Chacho sta accanto a lui, e se qualche estraneo si avvicina troppo inizia a starnazzare rumorosamente e a becchettare le scarpe di Jesus per svegliarlo.
Poi, quando Chcho ritiene che Jesus abbia dormito abbastanza, lo sveglia becchettandolo dolcemente e insieme si avviano verso il laghetto per la nuotatina di Chacho.
L'oca nella foto qui sotto si chiama Chacho, l'uomo è Jesus Hernandez.

Jesus comprò Chacho per 5 dollari cinque anni fa, quando il paperino era solo un delizioso minuscolo piumino candido.
Dopo due anni, quando Chacho era ormai diventato adulto e da brava oca difedeva la casa e il giardino, i vicinini incominciarono a lamentarsi degli starnazzamenti. Chacho sapeva far bene la guardia!
Così Jesus, con le lacrime agli occhi, lo portò nel parco cittadino dove sperava che Chacho facesse amicizia con le altre anatre.
Per tre volte l'oca, vedendo andar via il suo umano, lo seguì di corsa pronta a salire in auto, e per tre volte Jesus la riportò al laghetto piangendo. Non poteva riportarla a casa.
Alla fine con un trucco chiuse Chacho fuori dall'auto e se ne andà da solo.
Da allora tutte le settimane, due volte alla settimana, Jesus va al parco a trovare Chacho. Gli porta il pane ai cereali (il suo preferito), e trascorre un po' di tempo con il suo amico pennuto.
Se Jesus si addormenta Chacho sta accanto a lui, e se qualche estraneo si avvicina troppo inizia a starnazzare rumorosamente e a becchettare le scarpe di Jesus per svegliarlo.
Poi, quando Chcho ritiene che Jesus abbia dormito abbastanza, lo sveglia becchettandolo dolcemente e insieme si avviano verso il laghetto per la nuotatina di Chacho.
sabato, gennaio 21, 2012
Le enormi papere del GRA
Già da tempo, guardando le statistiche del blog, sapevo di avere un affezionato numero di lurker.
Ogni tanto qualcuno si fa vivo segnalandomi una notizia, un evento o un filmato paperoso.
Martina mi manda queste due foto, un link e un messaggio:


Grazie Martina, un pensiero affettuoso per tua nonna e per tutte le nonne che ci lasciano sempre troppo presto, e grazie anche a Fedra.
Ogni tanto qualcuno si fa vivo segnalandomi una notizia, un evento o un filmato paperoso.
Martina mi manda queste due foto, un link e un messaggio:


Ti scrivo perchè ho pensato ti potesse far piacere arricchire il tuo fantastico sito anche con queste nuove immagini. Si tratta di un'esposizione a Roma, del quale ti invio anche il link per renderti l'idea:
http://www.high-line.it/2011/12/07/invasione-di-paperelle- giganti-sul-gra-roma/
Ti allego due foto, SE vuoi pubblicarle, sono state scattate e inviate da una mia cara amica Fedra. Peccato che riprendere di fronte le "paperone" era impossibile visto che in quel momento si stava controluce.
La prima volta che le ho viste tornavo dal funerale di mia nonna, prima di natale e per caso, ero in macchina sulla strada GRA, quando senza neanche aspettarmelo mi sono trovata di lato questi gonfiabili enormi gialli e avere scoperto che si trattava di papere.. è stata l'unica gioia di quella triste giornata.
Qualche giorno fà la mia amica Fedra che ringrazio tantissimo (se possibile anche attraverso il tuo blog) con suo marito Paolo sono andati a vedere l'esposizione e mi hanno fatto questa bella sorpresa di fotografarle...
Grazie Martina, un pensiero affettuoso per tua nonna e per tutte le nonne che ci lasciano sempre troppo presto, e grazie anche a Fedra.
venerdì, gennaio 20, 2012
Papera, capra, cane e asino. Siamo forse a Brema?
L'oca dall'espressione impunita della foto qui sotto vive a Palazzuolo sul Senio. Qualche domenica fa la cara Valverde l'ha fotografata pensando a me (ecco perché mi fischiavano gli orecchi!).
Grazie Val!
Le foto le ho impudentemente linkate dal blog Cronache dal pollaio che vi invito a visitare, così potete vedere anche le altre foto della simpatica sfilata.
L'allegra brigata che vedete nell'ultima foto è composta da un asino, un cane, una capretta, un'oca, una gallina, 2 conigli, 2 piccioni e dal proprietrio del piccolo serraglio.Racconta Val che sfilano puramente per diletto, senza scopo di lucro, 2 volte all'anno: per le feste medioevali a luglio e per Natale.Deve essere un vero spettacolo vederli passare!Per tutte le altre notizie andate qui.
Grazie Val!
Le foto le ho impudentemente linkate dal blog Cronache dal pollaio che vi invito a visitare, così potete vedere anche le altre foto della simpatica sfilata.
L'allegra brigata che vedete nell'ultima foto è composta da un asino, un cane, una capretta, un'oca, una gallina, 2 conigli, 2 piccioni e dal proprietrio del piccolo serraglio.Racconta Val che sfilano puramente per diletto, senza scopo di lucro, 2 volte all'anno: per le feste medioevali a luglio e per Natale.Deve essere un vero spettacolo vederli passare!Per tutte le altre notizie andate qui.
mercoledì, gennaio 18, 2012
La paperina della pastina

Non so a voi, ma a me capita nelle sere invernali di aver desiderio di una calda, confortante, pastina in brodo.
Quando ho visto questa ho sorriso!
Il nome è strano: ACCHIETTE
Nel dizionario napoletano-italiano ho trovato questa definizione: ACCHIETTE= fico o anche asola, occhiello
E' un formato di pasta piccola della Garofalo, pensato per i bambini.
domenica, gennaio 15, 2012
Buon compleanno Duckie!
Arrivo in ritardo con la notizia, ma meglio che nulla...
Sembra che il 13 gennaio sia stata la giornata delle rubber duck

lo afferma il sito duckshow.com
La ricorrenza coincide anche con l'anniversario della celebre Rubber Ducky di Ernie di Sesame Street
Buon compleanno alle paperine gialle!
Sembra che il 13 gennaio sia stata la giornata delle rubber duck

lo afferma il sito duckshow.com
La ricorrenza coincide anche con l'anniversario della celebre Rubber Ducky di Ernie di Sesame Street
Buon compleanno alle paperine gialle!
sabato, gennaio 14, 2012
Papere volanti
Le imitazioni delle tazze girevoli di Disneyland si sprecano, avevo già visto cigni e anatre, ma non avevo mai visto nessuno proiettato come i ragazzi in questa papera girevole
mercoledì, gennaio 11, 2012
Papera in piscina
Ormai è inevitabile, quando Erica nel suo blog dall'Indonesia parla di papere io saccheggio senza ritegno foto e storie. Mi piacciono troppo per non farle da cassa di risonanza.
Dunque stavolta non si parla delle oche legittime inquiline della splendida casa di Erica in mezzo ale risaie, ma di un'intrusa. Una candida furbetta che ha adocchiato l'acqua cristallina della piscina e la usa come suo personale laghetto e ...gabinetto

La fedifraga è arrivata, si guarda intorno per accertarsi che nessuno stia arrivando a disturbarla, e intanto lascia un corposo ricordino a bordo piscina.

Via libera: un bel voletto e si ammara nel'acqua pulita. Pulita... fino all'arrivo della defecatrice che pensa bene di laciare ricordini anche dentro alla piscina, oltre che sul bordo.

una bella nuotata di almeno 10 vasche.

e poi di nuovo a bordo piscina

Le mancano solo l'asciugamano e un cocktail!
Ma a leggere quello che scrive Erica la forsennata defecatrice sta rischiando di finire in pentola.
Chissà se esiste uno "spaventaanatre" da piazzare vicino alla piscina?
Dunque stavolta non si parla delle oche legittime inquiline della splendida casa di Erica in mezzo ale risaie, ma di un'intrusa. Una candida furbetta che ha adocchiato l'acqua cristallina della piscina e la usa come suo personale laghetto e ...gabinetto
La fedifraga è arrivata, si guarda intorno per accertarsi che nessuno stia arrivando a disturbarla, e intanto lascia un corposo ricordino a bordo piscina.
Via libera: un bel voletto e si ammara nel'acqua pulita. Pulita... fino all'arrivo della defecatrice che pensa bene di laciare ricordini anche dentro alla piscina, oltre che sul bordo.
una bella nuotata di almeno 10 vasche.
e poi di nuovo a bordo piscina
Le mancano solo l'asciugamano e un cocktail!
Ma a leggere quello che scrive Erica la forsennata defecatrice sta rischiando di finire in pentola.
Chissà se esiste uno "spaventaanatre" da piazzare vicino alla piscina?
martedì, gennaio 10, 2012
Le papere camminano sull'acqua?
domenica, gennaio 08, 2012
Le 4 oche di Ravensburg
Questo gruppo di oche in bronzo si trova a Ravensburg,in Germania.
Per vederla dovet andare di fronte alla scuola Martin in St.-Martin-Str., 70
Se ci fosse il nome dell'autore ... mandatemelo!
giovedì, gennaio 05, 2012
L'Epifania tutte le feste si porta via
Giuro che ci ho provato a farne a meno.
Ma non ce la faccio, non posso.
E' più forte di me.
Quando arriva la Befana il richiamo di questa papera batte la ragione.
Morbidosa, piccolina, ridicolmente simpatica, paffuta.
Con un'espressione da impunita.
Eccovela nuovamente in tutto il suo splendore!!!
Vado ad appenderla.
Magari la Befana mi ci mette dentro qualcosa.
Ma non ce la faccio, non posso.
E' più forte di me.
Quando arriva la Befana il richiamo di questa papera batte la ragione.
Morbidosa, piccolina, ridicolmente simpatica, paffuta.
Con un'espressione da impunita.
Eccovela nuovamente in tutto il suo splendore!!!
Vado ad appenderla.
Magari la Befana mi ci mette dentro qualcosa.
martedì, gennaio 03, 2012
Paperino in pasto a Fido!
Sempre reparto giochi per cani.












